L'Arci Caccia Toscana, insieme alla federazione provinciale di Grosseto risponde alle aspre critiche ricevute dalla Lav in merito all'iniziativa “Conoscere la fauna delle nostre campagne”, un progetto didattico per i bambini delle scuole elementari. Visto che a parlare di fauna e di gestione sono stati i cacciatori, l'associazione animalista ha definito il contenuto delle lezioni violento e inappropriato, accuse che l'Arcicaccia rispedisce al mittente. Sarebbe bastato interpellare gli alunni, gli insegnanti, i genitori e i dirigenti scolastici dell’Istituto scolastico “Giovanni Pascoli” di Gavorrano-Scarlino, dove sono state tenute le lezioni per apprendere da loro come questa iniziativa sia stata tutto fuorchè violenta, ribatte l'associazione venatoria.
Nell'attacco della Lav, secondo Arcicaccia, è evidente come “il furore ideologico compensi una totale e disarmante ignoranza per quanto concerne la vita degli animali e l’attività venatoria”. L'associazione rifiuta anche l'accusa di voler formare nuovi cacciatori e ribadisce l'intento di “far conoscere alle giovani generazioni aspetti fondamentali della realtà che li circonda che una cultura “disneyana”, urbanizzata e consumistica ha completamento rimosso dalla vita quotidiana”.
Nel ricordare che la caccia è un'attività assolutamente legittima e regolamentata da severe disposizioni di legge, la federazione rifiuta questo “tentativo di rappresentare il mondo come se fosse diviso a metà: quello dei “buoni” che amano gli animali e rispettano la natura (ovviamente popolato da tutti quelli che la pensano come la L.A.V.) e quello dei “cattivi”, che per diletto e disprezzo della vita sono distruttori di fauna ed ambiente”. Gli animalisti dovrebbero ampliare i propri orizzonti, leggere Hemingway, Rigoni Stern, Moupassant ed altri grandi scrittori che hanno parlato mirabilmente di caccia consentirebbe loro – conclude l'Arcicaccia di aprire la mente verso altri orizzonti. Su questa vicenda Arcicaccia Toscana e Arcicaccia Grosseto chiedono un cenno di solidarietà a partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria nei confronti della Dirigente Scolastica e verso i dirigenti locali dell’Arci Caccia, interessati dal progetto.