Riceviamo dalla Libera Caccia Umbria e pubblichiamo:
Nel novembre 2012 il Consigliere Provinciale del PDL Giampiero Panfili (su esplicito invito della Segreteria Regionale dell’Associazione Nazionale Libera Caccia) portava all'attenzione del Consiglio, attraverso la presentazione di un Ordine del Giorno, la vicenda relativa all'ATC n 2. Nel documento si evidenziava che, nonostante il parere contrario del Collegio dei Revisori dei Conti, su pressione del Presidente della stessa ATC 2, si procedeva ad approvare con una maggioranza di 9 a 6, il bilancio Consuntivo 2011. Nella seduta immediatamente successiva, inoltre, la stessa Presidenza con evidente scopo ritorsivo chiedeva all'assemblea la sostituzione dell'intero Collegio dei Revisori.
Il Consigliere Panfili chiedeva allora di fare chiarezza sull'intera vicenda. Dopo mesi di approfondimenti fatti propri dalla III Commissione, presieduta in maniera esemplare dal collega Luca Baldelli, ascoltati gli esponenti del Comitato di Gestione, dei Dirigenti della Provincia e i Membri del Collegio dei Revisori dei Conti, l'assemblea finiva con il confermare le irregolarità di gestione denunciate da Panfili e, facendo proprie le conclusioni dello stesso, decideva di sottoporre al Consiglio Provinciale una mozione nella quale si impegna il Presidente Guasticchi ad attivarsi per la sostituzione completa dell'organo di gestione dell'ATC 2 a partire dalla stessa Presidenza.
Nella seduta odierna del Consiglio Provinciale con un voto bipartisan di maggioranza ed opposizione la risoluzione veniva approvata (15 favorevoli, 1 contrario, 4 astenuti). Piena soddisfazione del Consigliere Giampiero Panfili: "la gestione della cosa pubblica non può ammettere pressioni e forzature soprattutto quando ci sono in ballo denari pubblici. Mi limito chiaramente ad un commento sulla responsabilità politica della vicenda: se pretendere la votazione di un documento contabile dopo aver ricevuto parere negativo del Collegio dei Revisori è atto gravissimo, diviene addirittura intollerabile volere la sostituzione dei Revisori dei Conti in virtù di quella bocciatura. Un atto di chiara prevaricazione ed arroganza politica che non poteva passare inosservato. Adesso attendiamo gli sviluppi della vicenda nella speranza che, in futuro, certi malcostumi siano solo un ricordo".