"Nel complesso e inestricabile percorso che sta portando la caccia in Campania dalla precedente legge 8/96 alla nuova legge 26/2012, continuano gli “inciampi” delle pubbliche amministrazioni interessate". Lo dice una nota della Federcaccia regionale, riferendosi in particolare alla mancata autorizzazione ai quagliodromi napoletani di Varcaturo e Acerra. La Provincia ha infatti comunicato ufficialmente, che, in conseguenza della nuova legge 26/2012 e dei relativi indirizzi della Regione Campania, questi non possono più ottenere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività.
"Nebulose e tutte da approfondire le motivazioni" dice la Federcacca regionale, osservando come "a prescindere dai diritti lesi dei cacciatori per il libero esercizio dell’attività venatoria, le problematiche diventano delicate quando vanno a toccare interessi sociali ed economici particolarmente rilevanti; soprattutto in questa fase storica di grave crisi socio-economica per il nostro paese. Quando si preclude, infatti, la continuazione del lavoro a operatori e imprenditori, significa minacciare tutto quanto esiste nel loro sistema : famiglia, collaboratori, dipendenti". In gioco ci sono il lavoro degli operatori che gestiscono gli impianti, degli addestratori e dei diversi fornitori impianti che garantiscono da sempre tutto quanto serve per le attività esercitate negli impianti.
E’ per tutto questo che Federcaccia Campania invita la Provincia di Napoli e tutti i portatori di interesse che gravitano intorno alle attività dei quagliodromi di Varcaturo ed Acerra, ad aprire un tavolo di confronto per capire e capirsi e, soprattutto, per trovare soluzioni. Nei prossimi giorni tale invito della Federcaccia sarà formalizzato con lettera ufficiale alla Provincia.