"Nelle realtà caotiche di oggi, difficilmente i ragazzi riescono a cogliere le particolarità e le bellezze dell'ambiente in cui vivono, degli animali e delle piante con cui possono venire a contatto quasi tutti i giorni e raramente riescono a considerare l'importanza dei micro-ecosistemi presenti nel proprio territorio. Per questo motivo, nell'ambito di un programma di educazione ambientale, nei giorni scorsi nelle nostre campagne, scolaresche di ragazzi accompagnate dalle loro insegnanti hanno visitato i recinti di ambientamento in una Zona di Rispetto Venatorio".
Con queste parole l'Atc GR6 interviene sedando le polemiche alzate dagli animalisti sul tema dell'educazione alla natura portata avanti dai cacciatori in collaborazione con le scuole. L'ATC GR6, sensibile ai temi ambientali, ha seguito i tecnici e i volontari mostrare le relazioni tra ambiente, animali, uomo, per far conoscere le specie autoctone di fauna e flora.
"In queste giornate di incontro con i ragazzi - ribadisce l'Atc grossetano - nessuno ha mai pronunciato la parola "caccia", tutto si è svolto cercando di sensibilizzare i ragazzi a tenere pulito il bosco, ad amare e rispettare la natura. Riteniamo pertanto sterile la polemica mossa contro chi si è impegnato in tutto questo soprattutto esprimendo solidarietà alla preside che ha aderito all'iniziativa".