“A seguito di una profonda riflessione in merito agli eventi degli ultimi mesi e del nuovo contesto che si è creato in Italia, ritengo esaurito l'importante progetto politico che IdV ha portato coerentemente avanti in questi anni, e pertanto ho deciso che non aderirvi più”. Lo ha dichiarato l'eurodeputato Andrea Zanoni in una nota, nella quale si ricorda che nel settembre 2011 è stato proclamato eurodeputato, grazie alle preferenze che raccolse nelle elezioni europee del 2009 (a seguito dell'elezione a sindaco di De Magistris, del quale prese il posto in Europa) da indipendente nelle liste di Italia dei Valori, circoscrizione Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia). Fa tuttora parte del Gruppo europeo dei Democratici e Liberali (ALDE) al Parlamento europeo, dove è membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice presidente dell'Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo. Zanoni fa sapere che continuerà a svolgere le sue funzioni di eurodeputato fino a scadenza del suo mandato nel maggio 2014.
Intanto continua la sua attività sul fronte caccia. Nei giorni scorsi l'eurodeputato ha scritto al neo governatore della Lombardia, Roberto Maroni, per chiedere che siano rispettate tutte le regole vigenti sul censimento dei richiami vivi in possesso dei cacciatori. La giunta regionale infatti a settembre scorso ha indicato uno schema per la predisposizione di un database che contenga tutte le informazioni sugli uccelli catturati e dati ai cacciatori. “La Regione faccia le cose in regola - dice Zanoni raccomandando "la massima attenzione per gli allevamenti che potrebbero nascondere piccole associazioni illecite per l’apposizione di anelli identificativi a uccelli catturati di frodo”.
L’eurodeputato chiede a Maroni se la partecipazione al censimento dei cacciatori che detengono i richiami vivi sia facoltativa o obbligatoria e, nel caso sia facoltativa, se le province possano fornire in futuro richiami vivi ai cacciatori che non comunichino i dati relativi ai richiami in loro possesso. Sempre per ciò che riguarda il censimento, l’europarlamentare chiede a Maroni quale sia la metodologia utilizzata per la rilevazione dei richiami vivi e quale sia la data entro la quale l’operazione dovrà essere completata.
"La partita dei roccoli deve chiudersi velocemente", dice Zanoni citando una recente sentenza che ha condannato alcuni cacciatori per maltrattamento. "L’unico modo per evitare di violare Direttiva Uccelli - conclude Zanoni - e per non rischiare sanzioni europee, oltre a fare in modo che non ci sia una pioggia di condanne di maltrattamento per i cacciatori, è quella di vietare per sempre l’uso dei richiami vivi”.