L’Associazione per la Difesa e la Promozione della Cultura Rurale – Onlus, ben radicata nel territorio della laguna veneziana, si oppone radicalmente alll’ipotesi dell’istituzione del Parco della Laguna Nord e invita il Comune di Venezia a riflettere "sulla concreta possibilità che i delicatissimi equilibri di una città unica al mondo possano venire intaccati dall’istituzione di un strumento vincolante come il parco, che sempre più veneziani ed amanti della natura vedono con preoccupazione".
"Nel contempo, - afferma il Presidente Massimo Zaratin -, ci complimentiamo per la buona riuscita del Convegno di sabato 23 u.s. che abbiamo seguito con interesse, dal titolo “Da morte a Venezia alla morte della Laguna?”, progetto degli Archivi della Sostenibilità Università Ca’ Foscari Venezia, con la collaborazione dell’Associazione ambientalista Laguna Venexiana – Onlus, formata da cacciatori e pescatori".
Per Acr è neccessario un e
same approfondito degli effetti delle leggi vincolanti in tema di parchi italiani, prima di intaccare un patrimonio così delicato, arrivato integro fino ai giorni nostri proprio grazie all’uomo ed alle sue attività. "Istituire un parco a Venezia - dice la nota Acr - non ha paragoni con qualsiasi altro parco del mondo, proprio perché la gente della laguna è parte integrante della natura stessa e contribuisce a renderla ricca.
Ecco un esempio tangibile: "gli ultimi censimenti ufficiali sulla presenza di uccelli acquatici - argomenta ACR - confermano che in 10 anni gli sforzi dell’uomo, in particolare i cacciatori ed i pescatori che sono impegnati 12 mesi all’anno in ripristini e salvaguardia ambientale, ne hanno fatto raddoppiare i numeri. Pensare ora di alterare questi delicati equilibri, vincolandoli alle leggi in materia sui parchi e le zone protette, potrebbe causare un effetto devastante per la biodiversità che popola la nostra laguna; anche solo il concetto di “valorizzazione” delle attività preesistenti potrebbe costituire una minaccia in quanto queste attività, che rappresentano poi la vita stessa dei veneziani, si sono affinate e perfezionate nel corso di secoli e non hanno bisogno di leggi “speciali” per produrre gli effetti positivi che sono sotto gli occhi di tutti, tantomeno di un impulso al turismo, quand’anche definito “ecosostenibile”".