L'Anuu Migratoristi pubblica un resoconto della recente riunione dell'’AECT (Associazione Europea delle Cacce Tradizionali) svolta ad Avignone nella sede della Fédération Départementale des Chasseurs de Vaucluse, per esaminare una serie di dossier tecnici e prospettare ai propri aderenti un programma di indagini e di ricerche sui Turdidi a livello europeo.
"Obiettivo prioritario - si legge nella nota Anuu - la messa in funzione di una rete europea di monitoraggio dei Turdidi cacciabili in Europa meridionale – bottaccio, sassello, cesena, merlo e tordela (la quale, ricordiamo, nel panorama mediterraneo non è specie cacciabile soltanto in Italia) – in particolare nei Paesi di nidificazione, perciò al nord-est del nostro Continente, dove si cercherà di realizzare anche una costante sorveglianza sullo stato di conservazione degli habitat. I componenti dell’Associazione hanno, infatti, concordato sulla necessità di concentrarsi sull’analisi delle tendenze demografiche delle rispettive popolazioni di uccelli che attraversano in autunno Italia, Francia e Spagna, le quali dipendono in massima parte dal precedente andamento riproduttivo, il quale è ovviamente legato alla disponibilità e alla qualità degli habitat peculiari ove i Turdidi amano nidificare".
"Si è, inoltre, concordato - si legge ancora nel resoconto - che, per quanto riguarda i Paesi mediterranei, sia invece basilare raccogliere i dati sui carnieri, anche in virtù dell’evidente rilevanza ormai comunemente accordata a tale genere di informazione da tutte le istituzioni, a cominciare da quelle comunitarie come la Commissione che, non a caso, ne ha fatto insieme alla FACE uno dei cardini dell’Iniziativa Caccia Sostenibile (SHI nell’acronimo inglese)".
Si è parlato anche di avviare un percorso che possa portare al "riconoscimento delle cacce tradizionali mediterranee ai Passeriformi quali patrimonio dell’umanità dell’UNESCO", in quanto "rappresentative di tradizioni rurali a volte antichissime che, ove ancora esercitate in virtù di deroghe locali alla Direttiva Uccelli, si dimostrano assolutamente compatibili con la conservazione delle popolazioni di uccelli, oltre che conservative delle identità umane".
Si sono, infine, discussi gli ultimi dettagli organizzativi del XVI Concorso europeo di chioccolo, che si svolgerà nelle giornate del 19 e 20 aprile presso la cittadina francese di Saint-Cyr-sur-Mer, nel Dipartimento del Var. La riunione è stata coordinata dal Presidente dell’AECT, Giovanni Bana, insieme al Presidente onorario, Bernard Mathieu, al Segretario generale, Massimo Marracci e al Tesoriere, Marc Meissel e vi hanno partecipato i rappresentanti francesi Jean-Paul Florentino, Marc Allione, Lionel Long, Eric Camoin e Marcel Vaquer, i rappresentanti spagnoli di APAVAL, Pasqual Batalla e Vicente Albaro Bachero e il rappresentante italiano della FIdC/UCIM, Carlo Romanelli. Gli altri rappresentanti (Cipro, Grecia, Malta e Portogallo) avevano già dato la loro più ampia adesione alle linee, così determinate, nella lunga giornata di lavoro. Il contributo tecnico-scientifico è stato offerto da Jean-Claude Ricci, Direttore dell’IMPCF, e da Alexandre Czajkowsi dell’OMPO.