Si sono incontrati a Dublino dal 20 al 24 marzo scorsi i delegati delle associazioni venatorie di tutti i Paesi aderenti alla FACE, la Federazione europea che si occupa di tutelare la caccia e la biodiversità. Attorno alla verifica sullo stato di applicazione delle linee politiche stabilite, i rappresentanti dei cacciatori hanno affrontato un ventaglio di dossier relativi a diverse questioni importanti per la caccia in Europa.
Il primo giorno dei lavori è stato dedicato alla riunione del Comitato di Direzione aperto della FACE, dove i delegati hanno esaminato i temi chiave del Piano di Lavoro del 2013, che ingloba più di 100 dossier pertinenti i cacciatori europei. I campi di intervento comprendevano gli sviluppi e l’attuazione del Gruppo di Lavoro Direttive Natura della FACE, attivato un anno fa al fine di identificare gli aspetti sui quali la caccia dovrebbe essere meglio rappresentata e maggiormente incisiva per contribuire alla conservazione della natura.
Le questioni sul tavolo sono tante. A partire dalla situazione dei grandi carnivori in Europa, su cui la Face ha presentato un dossier con un video interattivo, che fornisce una base solida per l’impegno della dei cacciatori europei in questo campo, in linea con il dialogo della Unione Europea sui grandi carnivori. Aggiornati poi i dati sulla complessa situazione del piombo nelle munizioni e sui progressi decisivi della FACE con il Manifesto per la biodiversità, per cui la Federazione ha già raccolto circa 80 studi di casi relativi essenzialmente ai Membri mediterranei. L’obiettivo del Manifesto per la biodiversità della FACE è stato reso possibile grazie al sostegno supplementare della Fondazione MAVA.
Altre sessioni di approfondimento hanno riguardato ulteriori aspetti di grande interesse. La prima ha affrontato il tema della assicurazioni individuali di caccia in tutta Europa e comprendeva una presentazione dettagliata del Fondo d’indennità NARGC dell’Irlanda da parte del suo Amministratore Chris Gavican. Questo fondo - riferisce un resoconto della riunione pubblicato dalla Federcaccia - rappresenta chiaramente uno dei programmi di assicurazione meglio riusciti per i cacciatori in Europa e il suo successo è dovuto in gran parte alla dedizione e al lavoro del Sig. Gavican. Il secondo approfondimento era incentrato sul tema della comunicazione e su una valutazione comune della posizione socioculturale dei cacciatori e della caccia in Europa.