Sono confortanti i risultati delle analisi immediatamente disposte dopo il caso della Valsesia, nelle zone limitrofe: nessun caso di contaminazione da Cesio 137 nel Verbano Cusi Ossola, da cui provengono le 36 lingue (20 da cinghiali prelevati in abbattimento programmato e 16 ad esemplari morti in seguito ad incidenti stradali) inviate all'Istituto zooprofillatico di Vercelli dall'Asl V co per gli accertamenti del caso. Tutti i campioni - comunica l'Asl - risultano immuni dal parassita della trichinella (che può scatenare la trichinellosi) e, soprattutto, la presenza di cesio 137 è al di sotto della soglia minima consentita. Stesso risultato si è avuto anche nella pianura vercellese e in alcune province piemontesi come Asti e Cuneo.
C'è da aggiungere inoltre che la situazione è perfettamente sotto controllo anche in Valsesia, visto che, a seguito dell'allarme, scattato in maniera impeccabile per evitare qualsiasi consumo, i veterinari dell’Asl Vercelli insieme con gli esperti dell l’istituto zooprofilattico hanno trovato le modalità per organizzare tutte le analisi sui capi che verranno abbattuti sia sulla trichinella, il parassita che provoca una malattia infettiva pericolosa per l’uomo, sia sulla radioattività dopo i 27 animali trovati contaminati per la presenza di cesio 137. Per questo motivo il piano di abbattimento dei cinghiali è ripreso regolarmente dopo lo stop dovuto agli accertamenti.