“Da quanto riportato dalla stampa abbiamo letto che alcuni senatori toscani avrebbero sentito il bisogno di esternare di essere parte di un gruppo di neo eletti, di cui molti contrari alla caccia, e in particolare ostili agli interventi di contenimento delle specie volpe a Siena così come autorizzata”. Così il presidente dell'Arci Caccia Toscana, Fabio Lupi in una lettera inviata ai vertici del Pd toscano.
“Non abbiamo mai pensato – evidenzia il rappresentante di Arci Caccia Toscana - che la politica dovesse estraniarsi dalla complessità delle culture presenti nella società moderna di cui sicuramente “l’animalismo” è una importante espressione cui guardare con attenzione seppur con un adeguato livello di analisi e di autonomia. Abbiamo sempre pensato però che il rispetto lo meritassero anche le altre sensibilità che si esprimono attorno a questi temi, e, soprattutto, riteniamo importante che una delle più grandi forze politiche del Paese debba avere la capacità di affermare una linea che, indipendentemente dalle sensibilità personali, costituisca la posizione ufficiale del Partito”.
Evidentemente riferendosi agli ex presidenti della Regione, ora senatori Pd, Vannino Chiti e Claudio Martini, Arci Caccia sottolinea il proprio stupore di fronte alla richiesta rivolta agli amministratori della Provincia di Siena di ritrattare indirizzi di gestione faunistica attuati storicamente e praticati ai fini della conservazione. "A Siena si fa gestione, selezione e contenimento delle specie selvatiche", evidenzia l'Arci Caccia toscana, proprio “grazie a leggi promulgate da alcuni dei senatori firmatari l’appello”.
Per questi motivi l'associazione chiede un intervento chiarificatore da parte del partito, che finora, “ha preso posizioni di legittimazione dei prelievi fatti dai cacciatori, ha coerentemente espresso posizioni politiche che, successivamente, si sono trasformate in atti nelle istituzioni elettive a tutti i livelli. Come ella sa – dice Lupi rivolgendosi al segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli - , la gestione non ha pregiudiziali e preferenze per specie selvatiche ed è efficace esclusivamente se rispettosa di tecniche scientificamente indicate”.