C'è anche la possibilità di affidare il contenimento straordinario ai cacciatori tra le norme approvate, a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto. Il testo di legge prevede l'istituzione di un fondo regionale (la cui dotazione finanziaria è di 200 mila euro) per risarcire gli agricoltori e gli automobilisti, anche attraverso una polizza assicurativa regionale, dai danni della fauna selvatica, e definisce sia i meccanismi di risarcimento che gli interventi per la riduzione delle popolazioni selvatiche nelle zone in cui è preclusa l'attività venatoria (parchi compresi). Il problema dei danni infatti in Veneto è particolarmente sentito nella zona del Parco dei Colli Euganei e in quello della Lessina, per i troppi cinghiali e gli altri ungulati, ormai sfuggiti al controllo.
Riguardo al contenimento della popolazione di specie selvatiche, la legge prevede la possibilità di avvalersi dei cacciatori residenti nei relativi ambiti territoriali, adeguatamente formati anche sulla scorta delle linee guida definite dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per questo tipo di abbattimento selettivo.
"Con questo provvedimento - ha dichiarato Stefano Peraro, consigliere dell'Udc autore della proposta - abbiamo raggiunto un triplice risultato. Per la prima volta è prevista la possibilità di ristoro per i danni provocati dalla presenza di fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche e agli automezzi attraverso l'istituzione di un apposito fondo in capo alla Giunta Regionale. Si ristabilisce così - continua Peraro - una equità nei confronti dei produttori agricoli che vedono molto spesso le loro importanti produzioni di qualità, devastati dalla presenza dei cinghiali. Non una grande dotazione finanziaria, 200.000, ma finalmente una prima risposta, che potrà negli anni essere adeguatamente rifinanziata in occasione del bilancio. Inoltre viene prevista una per l'ente Gestore, nel nostro caso, il Parco Colli, la possibilità di attivare, oltre ai metodi selettivi per il controllo della specie, speciali piani di abbattimento, utilizzando in modo responsabile anche i cacciatori residenti nella zona adeguatamente formati. Adesso - ha concluso Peraro - occorre non perdere altro tempo e usare in modo equilibrato le possibilità previste dalla legge".
Una legge che mette tutti d'accordo: per i consiglieri Dario Bond (Pdl) e Sergio Reolon (PD), si tratta di un traguardo storico. I consiglieri commentano positivamente in particolare l'emendamento con il quale la legge ha esteso a tutta la rete viaria il risarcimento regionale per danni causati da fauna selvatica, inizialmente limitato alle sole aree in cui è preclusa l'attività venatoria. Anche in casa Lega Nord sono soddisfatti. In una nota congiunta, i consiglieri leghisti Paolo Tosato, Gianpiero Possamai e Bruno Cappon definiscono le norme "una risposta concreta agli agricoltori che da mesi sono in attesa di indennizzi e di piani di contenimento efficaci, finora impossibili proprio per la disciplina dei Parchi. Il testo - dicono - riveste una indubbia importanza per il ristoro ai danni causati dalla presenza di cinghiali che negli ultimi mesi sta diventando problematica nei Parchi veneti". Da precisare che la legge non è ancora esecutiva, prima che lo diventi bisognerà attendere le norme attuative della Giunta.