Gli ambientalisti sono pregiudizialmente chiusi verso i cacciatori? A quanto pare la risposta è scontata. Tra le tante esternazioni più o meno colorite, scopriamo infatti in questi giorni che il Wwf di Foggia ha dedicato una pagina web per attaccare gli ambientalisti cacciatori (in particolare l'associazione vicino a Federcaccia, Ekoclub), accusandoli di essersi “mascherati da ambientalisti” per “distruggere le vere associazioni ambientaliste”.
E' chiaro che Wwf pretende di escludere dalla cerchia degli ambientalisti chi ha un'idea diversa su come gestire l'ambiente, arrogandosi il diritto di sentenziare sull'operato altrui. Ma accusando Ekoclub per la vicinanza ai cacciatori, fa una mossa falsa: niente di più inopportuno, vista la travagliata storia del panda. Chissà se gli autori di questo anatema sanno che Wwf, in Italia ma non solo, è nato proprio grazie ai cacciatori e chissà se conoscono la storia dei loro benemeriti sostenitori, tra cui molti regnanti ancora in trono, appassionati cacciatori.
Invece di fare le pulci ai cacciatori, i quali costituiscono e promuovono organizzazioni come Ekoclub per dare sostanza alla loro coscienza ambientale, portando avanti concretamente numerosi progetti, come ad esempio la gestione di aree protette e centri per il recupero della fauna selvatica, o avviare progetti di educazione ambientale, il Wwf si preoccupi di spiegare le enormi contraddizioni in fatto di tutela dell'ambiente, che riguardano da vicino tutto il movimento ambientalista autodefinitosi "ufficiale". Ad esempio, si risponda in maniera esaustiva alle inchieste giornaliste e giudiziarie aperte in ogni parte del globo sui rapporti emersi fra diverse 'associazioni e gangli vitali dell'industria chimica, compreso quelle - anche recenti, tutte italiane - relative ad allegre gestioni di fondi pubblici.
Questo attacco a Ekoclub rivela in realtà il vero tallone d'Achille di chi teme, a quanto pare, l'interessamento da parte delle sensibilità ambientaliste di provenienza venatoria nel proporre nelle scuole una visione naturalistica molto concreta, più vicina alla realtà. Lo evidenzia lo stesso Wwf foggiano, quando - riportando un brano estratto dal sito di Ekoclub - cita la preoccupazione dei cacciatori-ambientalisti per i “bambini condizionati dalla visione amicale e disneiana della natura …. che ha umanizzato ogni rapporto con ciò falsificandolo”.