Un riuscito e partecipato incontro quello indetto dall'Anlc a Taranto per discutere della riperimetrazione del Parco delle Gravine e per presentare i dati scientifici sulla beccaccia. C'erano i due assessori competenti Antonio Scalera (Provincia) e Fabrizio Nardoni (Regione), i dirigenti delle associazioni venatorie e diversi amministratori locali, provinciali e regionali.
Al centro del dibattito la necessità di riperimetrare la superficie del Parco delle Gravine, restituendo il dovuto territorio cacciabile ai tanti appassionati. A rimarcare il concetto anche il presidente della Commissione regionale Ambiente, Donato Pentassuglia (PD). “I confini del Parco delle Gravine - ha detto - non sono certi, la Provincia deve liberare le aree da destinare ad altre attivit�che non fanno parte per fare chiarezza fino in fondo e per far rientrare nell’ambito dei parametri di legge anche l’attività venatoria (inibita al 66%, anziché essere ricompresa tra il 20 e il 30% come previsto dalla 157). Un problema quest’ultimo che non dev’essere un posizionamento di parte dei cacciatori, disposti a essere sentinelle del territorio come ambientalisti e agricoltori in una logica di concertazione per arrivare prima alle soluzioni”.
Si è parlato anche delle possibilità di ampliare il calendario regionale, supportata da motivazioni e dati scientifici sulle migrazioni di beccacce e tordi e da esigenze ambientali per quanto riguarda specie nocive come le gazze (che potrebbero essere cacciate, come i colombacci, fino al 10 febbraio) o i cinghiali che causano troppi danni all'agricoltura.
"Si tratta di cogliere una proposta che viene dal basso - ha detto Michele Lisi per l'Anlc (a riportarlo è - e da quanti conoscono le peculiarità dell'area Parco e in un anno e mezzo di tempo, con tre rappresentanti dell'area jonica alla Regione e alla Provincia come Pentassuglia, Nardoni e Scalera, si può finalmente restituire centralità alle proposte del territorio della Murgia tarantina in collaborazione con i sindagi e con tutti i protagonisti della tutela ambientale", per un programma "sostenibile condiviso".