Riceviamo e pubblichiamo:
Non esiste alcuna preclusione da parte dei cacciatori a collaborare con le associazioni ambientaliste per salvaguardare le zone umide e per tutelare la fauna selvatica nel periodo di ritorno ai luoghi di nidificazione.
Cosí come prevedono le Direttive comunitarie 147/2009/CE (Direttiva Uccelli) e 43/92/CE (Direttiva Habitat) è obbligo di tutti gli stati membri dell'Unione europea tutelare gli uccelli migratori sia nel periodo di dipendenza dei nidiacei dai genitori che nel periodo di ritorno dei migratori ai luoghi di nidificazione.
In via Vegre si è creata una zona umida naturalmente allagata dal periodo di lunga piovosità primaverile, zona che si è trasformata in un'area di sosta per molte specie migratrici che, provenienti dall'Africa, attraversano l'Italia per recarsi nei luoghi di nidificazione del Nord Europa.
Attualmente quindi non esiste alcuna oasi di via Vegre (che per essere istituita dovrebbe essere inserita nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale e Regionale) ma i cacciatori potrebbero attivare importanti sinergie con il mondo agricolo e con il mondo ambientalista per creare una serie di zone di sosta e di nidificazione per la fauna selvatica migratrice.
Tra l'altro via Vegre è immediatamente a ridosso di una importante Zona naturalistica denominata Bosco di Dueville che interessa il territorio di tre comuni - del vicentino, ndr - (Caldogno, Villaverla e Dueville) e che fa parte di una rete ecologica comunitaria meglio nota come RETE NATURA 2000.
La Fondazione per la Cultura Rurale - Onlus, che gestirà per conto della provincia il Bosco di Dueville, sarà ben lieta di accogliere qualsiasi proposta di collaborazione nella gestione di questa ed altre zone di rilevante interesse naturalistico ed ambientale.
on. Sergio Berlato
Presidente Fondazione per la Cultura Rurale-onlus