L'appello è firmato dai cacciatori di quattro forum tra quelli più frequentati in rete, che vedono proprio in questo nuovo strumento di confronto, con cui tanti, sempre di più stanno prendendo dimestichezza, la via per ricompattare le file di una categoria fin troppo divisa. Forti di queste consapevolezze, i cacciatori di Migratoria.it, caccia-e-pesca.com, polveri dosi e cartucce.it, il club del colombaccio.it, caccia al cinghiale.com, hanno rivolto un appello alle associazioni venatorie italiane per chiedere "che venga fatto di concerto tra tutte le aavv ed i commercianti del settore (aziende costruttrici di armi, consorzi di armerie, nutrizionisti e produttori di mangimi per animali, allevatori di selvaggina, commercianti di articoli per caccia) un Congresso Nazionale della Caccia dove si discutano a viso aperto tutte le strategie e le problematiche da affrontare per preservare la Nostra Passione".
Non intendono creare alcun tipo di movimento, sindacato o partito venatorio e nemmeno una nuova associazione. Chiedono solo che vengano affrontate delle questioni che ritengono urgenti per la caccia italiana, delineate in sei punti: "1. Rivendicare il ruolo del cacciatore (non carnefice ma proattivo verso l'ecosistema, troppo spesso l'unico ad occuparsi realmente dell'ambiente e della natura); 2. Chiedere un azione unitaria da parte di tutte le AAVV su determinati e specifici temi fino ad arrivare ad un UNICA AV; 3. Inclusione degli agricoltori e pescatori; 4. Maggior presenza nei media e nelle scuole; 5. Sfruttare al meglio le articolazioni zonali ed incentivare a livello comunale i "circoli dei cacciatori"; 6. Creare uno staff legale che denunci e chieda danni a chiunque diffonde notizie inesatte o non veritiere che screditino la figura del Cacciatore".
"Noi cacciatori - dicono - siamo fortemente preoccupati della situazione politica che da qualche tempo sta investendo il Nostro Paese ma che oggi ancora di più è in una fase di seria incertezza ed instabilità. Gli attacchi continui e sferzanti contro la nostra categoria, che ogni giorno provengono da tutto il mondo politico, dai media e dalle varie associazioni animaliste, generano un senso di confusione, irritabilità e debolezza. Siamo ben consapevoli delle divisioni interne al mondo della caccia, quelle stesse divisioni e rivalità che spesso ci allontanano dal problema vero, quello cioè proveniente dall’esterno. Oggi non è nostra intenzione di affrontare tali problematiche, ne tanto meno fare da tramite per risolverle, ma siamo consapevoli che proprio queste divisioni e contrasti sono il massimo punto di forza del mondo anticaccia permettendosi ogni giorno di sparare contro la caccia e cacciatori senza che nessuno mai o quasi mai intervenga con forza e sollecitudine per controbattere e difenderci. Questa è una percezione molto sentita dalla “base” dei cacciatori e Voi Associazioni Venatorie di certo ve ne dovrete far carico".
La lettera è stata inviata da una quindicina di giorni, ma al momento, dicono, una sola associazione ha risposto.