La caccia non è solo passione e tempo libero. E' in un quadro più ampio che questa viene guardata (ma non sempre valorizzata per le potenzialità che potrebbe avere) dagli amministratori territoriali, a difesa dell'ambiente ma anche dell'economia. La gestione della fauna, insieme a tutte le altre azioni che vedono protagonisti i cacciatori, coinvolge numerosi interessi che ruotano attorno alla fruizione turistica e a difesa della biodiversità. In questa direzione va la giornata di studio organizzata dalla Regione Umbria e dall'Urca regionale al Centro San Francesco di Umbertide (PG) per il prossimo 10 maggio.
Il focus si intitola Il ruolo del cacciatore nella caccia di selezione: gestione del territorio e dell'ambiente. “Il ruolo del cacciatore – si legge nella presentazione dell'evento – deve scoprire la sua vocazione di gestore del territorio non solo come “controllore – fruitore” della fauna, ma anche come “osservatore – rilevatore” delle componenti faunistiche, ruolo efficacemente svolto nel passato ma che si è andato affievolendo negli ultimi decenni”.
A parlarne saranno il Dirigente del Servizio Caccia e Pesca, il Dott. Roberto Benetta; Antonio Drovandi, Presidente Nazionale URCA; Giuliano Sorbaioli, Presidente URCA regionale; Fabrizio Borghesi, dell'Ispra, che parlerà delle problematiche legate alla presenza del piombo nelle carni di selvaggina; Umberto Sergiacomi, del Servizio Caccia e Pesca regionale; e l'Assessore regionale all'Agricoltura e alla Caccia, Fernanda Cecchini.