Mercoledì scorso la giunta della Provincia di Forlì-Cesena ha approvato il calendario venatorio valido per la stagione 2013–2014, che contiene anche le disposizioni per la caccia al cinghiale in forma selettiva, partita già il 24 aprile (a ottobre il via per quella in forma collettiva). Per le altre specie di ungulati vengono confermati i periodi previsti dal calendario regionale. La caccia agli ungulati si chiude il 15 marzo 2014.
Dal 1° settembre si entra nel periodo di pre-apertura per ghiandaia, cornacchia grigia, gazza, tortora e merlo solo da appostamento. A tortora e merlo sarà possibile cacciare nelle giornate di domenica 1, giovedì 5 e domenica 8 settembre, fino alle ore 13, mentre ghiandaia, cornacchia grigia, gazza si possono essere cacciate domenica 1, giovedì 5, domenica 8 e giovedì 12 settembre, fino alle ore 13.
Il primo giorno di apertura generale della caccia sarà la terza domenica di settembre, come da calendario regionale. L’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia sono consentiti da domenica 18 agosto 2013 fino al 12 settembre, dalle 7 alle 19, con esclusione delle giornate di martedì e venerdì. Nelle giornate di pre-apertura sopra indicate, l'addestramento e l'allenamento dei cani è consentito esclusivamente dalle 13 alle 19.
La Provincia ricorda che che l’attività venatoria è disciplinata anche dal calendario regionale, che i cacciatori devono consultare per non incorrere in sanzioni. Come sempre si raccomanda a tutti i cacciatori il rispetto delle norme di sicurezza: in particolare l’osservanza delle distanze prescritte ai fini dell’esercizio dell’attività venatoria e di indossare in modo ben visibile almeno un capo di abbigliamento di colore vivo intenso. Si sollecita, inoltre, l’assunzione di un comportamento rispettoso nei riguardi di tutte le colture agricole e delle opere approntate sui terreni.
La caccia agli ungulati è consentita secondo quanto previsto dagli appositi regolamenti regionale e provinciale utilizzando preferibilmente munizioni alternative al fine di giungere ad una auspicabile totale sostituzione delle munizioni contenenti piombo e l’uso esclusivo di armi a canna rigata per tutti gli ungulati. Come da calendario regionale, è fatto divieto di utilizzare fucili caricati con munizionamento a pallini di piombo per l'attività venatoria all'interno delle zone umide naturali ed artificiali, quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d'acqua dolce salata e salmastra, compresi i prati allagati e con esclusione dei maceri, nonché nel raggio di 50 metri dalle rive più esterne.
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