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Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena


giovedì 2 maggio 2013
    
Nella modernissima New York non riescono a fare diversamente da centinaia di anni: nonostante le dispendiose campagne di derattizzazione, per eliminare i  topi, che scorrazzano grassi come gatti  fin nei quartieri più famosi come Broadway, come secoli fa, non si è trovato di meglio che ricorrere alla criticatissima (da noi) caccia in tana. Proprio come fanno in Italia gli agenti provinciali con l'aiuto degli abilitati (cacciatori volontari), con le volpi, a scongiurare una emergenza sanitaria ci pensano i cacciatori di topi con l'aiuto insostituibile dei cani di razza terrier e bassotto, specializzati da centinaia di anni proprio a questo scopo e selezionati nel corso di molte generazioni, per riuscire ad introdursi anche nei più piccoli pertugi.

A loro tocca il lavoro sporco, con il tacito supporto di milioni di cittadini newyorchesi, che certo non si sognano di protestare,  felici che qualcuno si dia da fare per togliere di mezzo i pericolosi roditori ed allontanare lo spettro di malattie ed infezioni. Si dice che siano almeno 100 milioni nella sola Manhattan. Ogni sera un gruppo di cacciatori e proprietari di queste razze di cani (solitamente la cosa coincide) si riunisce nei vicoli più frequentati dai topi ed entrano in azione quando la città si spopola e i ratti escono per trovare cibo. Il gruppo si fa chiamare R.A.T.S., sigla che significa Ryders Alley Trencher-Fed Society, dal nome di un vicolo, Ryders, di New York, e di un tipo di cane da caccia alla volpe (trencher-fed, cioé cresciuto individualmente e non in un branco). I cani non chiedono di meglio: la loro natura li spinge ad attaccare senza pietà ed è proprio questa “indole” decisa ad assicurare ai topi una degna fine, naturale ed ecologica.

Qualcuno, che ha visto le immagini arrivate dalla grande mela (i quotidiani nostrani le presentano non senza avvisare che possano urtare la sensibilità dei lettori) e quelle relative alla caccia alla volpe, potrà obbiettare che così non è. Ma basta soffermarsi un attimo e pensare all'alternativa: il veleno e le trappole: metodi solo all'apparenza meno cruenti ma che riservano all'animale una lenta e dolorosa agonia. In fondo la predazione è un fatto naturale. E sono proprio gli ambientalisti a sostenerla (per dare contro ai cacciatori) quando si parla di specie in soprannumero.

Caccia ai topi a New York Forse il discorso cambia quando si parla di animali bruttarelli come i ratti? La nutria, che certo non è meno infestante del semplice topo (basta leggere gli allarmi frequenti dell'UE) è difesa a spada tratta da molti animalisti. Qualcuno tra loro di recente ha anche proposto di introdurre altre volpi per eliminare il problema  (sapendo che le volpi non attaccano le nutrie, ma la piccola selvaggina, forse si sarebbero risparmiati la sparata). Ad ogni modo si avrebbe solo uno slittamento di problemi: quando le volpi sono troppe, che si fa? Stiamo ancora aspettando le proposte di quanti hanno protestato a Siena. 

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9 commenti finora...

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

Grande animale aaro: hai trovato la soluzione del problema: na bella bomba nucleare ( forse ne servirà qualcuna in più)in cina così diminuiamo la popolazione mondiale, poi ci mandiamo a vivere certi ambientalisti...li avrete terra a volontà per coltivarvi la vostra verdura radioattiva e così noi ci liberiamo di certa gente e, essendo in meno, produrremo meno rifiuti e ci libereremo dei topi!!!!

da zeta90 04/05/2013 13.30

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

Animale ma dove ti indottrini che sono curioso ?.Ma se gli animali. "Proliferano a dismisura""" eliminiamo l'uomo o gli animali???

da Uno che vuol sapere 04/05/2013 6.58

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

Animale raro.se è colpa dell'uomo,perchè non cominci tu a levarti di mezzo?.poi noi ti veniamo dietro.

da max 60 04/05/2013 5.33

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

Il cinghiale e' utile all'uomo quando finisce in tecia. Pare dico pare che dalle mie parti un cinghiale sia stato eradicato dalle guardie,(venezia unica provincia che non ci dovrebbero essere cinghiali) mache poi sia finito nell' inceneritore! pare ....

da Toni el cacciator 03/05/2013 18.52

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

... e le nutrie possono dare una mano a trovare il petrolio...o qualche miniera:-) vedi che hanno la loro utilità?

da zeta90 03/05/2013 17.53

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

E dateje tempo de fa' un'interrogazione su che linea deve adotta' l'Europa no?E che Roma l'hanno fatta in un giorno?'Sti pori sorcetti...!Ohhhh.se poi, ner frattempo quarcuno(che 'sta a panza piena) ce volesse di' che se magna er pensionato der '52 ce farebbe,anzi,je farebbe un favore(a tutt'e due le razze)!

da pietro 2 03/05/2013 9.18

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

la volpe non attacca le nutrie,ma è successo che i grossi roditori hanno morso dei cani da caccia che sono dovuti ricorrere all'ago e filo per suture del veterinario,ma questo non interessa agli animalari perchè loro i cani li portano a passeggio nei bar, ristoranti e ospedali .

da fausto 02/05/2013 21.30

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

POVERE PANTEGANE......solo 100.000.000 ? non sono poi così tanti

da cacciaforever 02/05/2013 21.00

Re:Dalla "caccia" ai topi di New York una lezione per Siena

Il nostro "sistema" che è in genere ed in generale alla famigerata "frutta", brilla sicuramente per l'ipocrisia che, credo, sia infine giunta al massimo da tempi remoti. Sicuramente i due fattori, disastro generale e ipocrisia, procedono all'unisono e l'uno si sorregge sull'altro.

da Ezio 02/05/2013 19.18