Si è svolta nell'Est Europa (i lavori si sono divisi tra Repubbica Ceca, Slovacchia e Ungheria) la 60° Assemblea generale del CIC. A Praga con la Messa di S. Uberto, officiata dall'Arcivescovo, a Bratislava presso la sede del Parlamento ungherese, con la cerimonia di apertura dell’Assemblea, che ha visto fra gli oratori i rappresentanti anche prestigiosi esponenti della FAO, della Commissione europea DG Ambiente, della CDB (la Convenzione sulla Diversità Biologica) e di altri organismi internazionali. Infine a Budapest i lavori del Gruppo tecnico TEB (Trophies and Expositions Bureau).
A riportare un sunto dell'assemblea è Massimo Marracci, Vice Presidente del CIC. “Si è transitati – spiega nel suo resoconto - dall’avvenire della caccia in Cina alle conseguenze biologiche della caccia di selezione, dalla cooperazione transfrontaliera nella gestione degli uccelli migratori alla problematica dei grandi predatori in Europa, dagli aspetti giuridici della falconeria in Ungheria alla Federazione europea dei cacciatori con l’arco, dalle linee-guida dell’IUCN sulla trofeistica all’importanza dei database nella valutazione delle conseguenze della caccia sul piano biologico. Argomenti corposi e, soprattutto, miranti ad arricchire la discussione in merito alla reale sostenibilità dell’attività venatoria rispetto alle forme di caccia e alle modalità gestionali implicate. Hanno fatto da complemento all’impianto portante dei lavori le riunioni del Gruppo di Lavoro dei Giovani – Young Opinion, presieduto da Eloana Aichbichler, i cui membri sono tutti under 40, e quello delle donne cacciatrici Artemis: quest’ultimo, in particolare, efficacemente coordinato dalla slovacca Sona Supekova, ha proposto una serie di stimolanti iniziative, tra cui spicca il progetto di campus internazionale per i bambini e i giovani in generale, gestito dalle donne cacciatrici del CIC, nel corso del quale i medesimi verranno condotti alla scoperta delle bellezze naturali e dei meccanismi alla base delle relazioni tra esseri viventi”.
Infine, rigurado al nostro Paese, una menzione va fatta sulla presentazione della “Guida al rilevamento biometrico degli Ungulati” pubblicata dall’ISPRA, allo scopo di sollecitare il CIC a voler introdurre nelle proprie tradizionali modalità di lavoro sui trofei anche la misurazione e catalogazione delle altre misure biometriche di ciascun animale che non siano direttamente riconducibili a palchi e corna. Una sorta di incentivo al rafforzamento della figura di cacciatore naturalista, che prevede la creazione di una banca dati finalizzata alla migliore gestione faunistica anche attraverso la caccia, passando da una integrazione di questi principi nelle modalità di misurazioni stabilite dal Cic.
Sarà l'Italia ad ospitare il prossimo anno la 61° Assemblea Generale del CIC. Il tema promette bene: “Hunting, Youth and Biodiversity – Caccia, Gioventù e Biodiversità” |