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Convegno a Montelupone (MC): fauna risorsa da gestire


mercoledì 22 maggio 2013
    
Il Teatro Comunale Nicola degli Angeli di Montelupone era gremito da numerosissimi cacciatori che sono intervenuti al convegno organizzato dall’ATC MC 2 in collaborazione con la Sezione Federcaccia di Montelupone. I lavori sono stati aperti dal Sindaco di Montelupone Ripani Giuseppe che ha avuto parole di apprezzamento sul lavoro svolto dagli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) e dai cacciatori per la gestione del territorio a fini faunistici e venatori.

Apprezzamento rimarcato anche dagli interventi dell’Assessore Provinciale all’Ambiente della Provincia di Macerata Alessandro Biagiola e dal Consigliere regionale Francesco Acquaroli.

A seguire, l’intervento del Vicepresidente dell’ATC MC 2 Nazzareno Galassi,  che ha evidenziato l’importanza dei miglioramenti ambientali per permettere la sosta e la riproduzione sia della fauna selvatica stanziale e migratoria, sia cacciabile che protetta, portando a conoscenza dei presenti che l’ATC annovera tra i miglioramenti ambientali effettuati il ripristino di siepi, fonti rurali, il mantenimento di zone umide, e l’incentivo per la realizzazione di colture a perdere di foraggio.

Per quanto riguarda la ricerca scientifica l’ATC MC 2 ha sponsorizzato il Progetto Scolopax Overland 2013 in collaborazione con l’Università di Padova, l’Associazione Amici di Scolopax, l’Ufficio Avifauna migratoria della Federcaccia, permettendo di munire di un trasmettitore satellitare una beccaccia per permetter di studiare i suoi spostamenti.

Analogo progetto per il tordo bottaccio verrà attuato per avere dati certi sulle date di migrazione pre-nuziale. Sono stati altresì sensibilizzati i cacciatori presenti ad una corretta compilazione del tesserino di caccia per avere dati certi sul prelievo della fauna stanziale e migratoria.

Il Dr. Andrea Brusaferro, tecnico faunistico dell’ATC MC 2, ha invece trattato la gestione degli ungulati con l’entrata in vigore del Regolamento Regionale n. 3/2012 che di fatto ha trasferito  tutta la gestione degli ungulati a carico degli ATC, evidenziando che per la specie cinghiale è prioritaria la prevenzione e la riduzione dei danni, mentre la gestione del capriolo e del daino è in funzione della conservazione della specie.
Il Dr. Daniele Sparvoli, responsabile dell’Osservatorio Faunistico Regionale ha illustrato la proposta per il calendario venatorio 2013/2014, scaturita da un documento unitario presentato da tutte le Associazioni Venatorie Regionali e da tutti gli ATC. La novità di quest’anno è che il calendario venatorio per la caccia di selezione agli ungulati è già approvato ed esecutivo dal 19 Maggio.

Per quanto riguarda il prelievo in deroga dello storno la Regione Marche con dati certi e nel rispetto della normativa sta preparando una apposita delibera, con un parere favorevole della Commissione Europea.
E’ seguito un costruttivo dibattito dove si è evidenziato che è possibile una caccia sostenibile ed allo stesso tempo la conservazione della fauna selvatica solo ed esclusivamente con una corretta gestione e con dati scientifici, coinvolgendo il mondo venatorio, agricolo, ambientalista e le istituzioni.
Al termine un apprezzato buffet per tutti i partecipanti.

Al convegno era presente l’emittente privata TVRS che ha dato ampio risalto all’evento sui suoi canali.

                                      

 Il Presidente ATC MC 2
Pio Chiaramoni 


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2 commenti finora...

Re:Convegno a Montelupone (MC): fauna risorsa da gestire

Sarà un caso, ma gli ambientalisti sono sempre fuori posto.

da Sandro 22/05/2013 20.23

Re:Convegno a Montelupone (MC): fauna risorsa da gestire

@ cacciaforever: innanzi tutto mi piacerebbe sapere chi è il "senatore" in questione. In secondo luogo: le violazioni in materia di caccia le dovrebbe pagare chi le provoca per il semplice fatto che più volte, a costoro, è stato fatto presente che stavano palesemente violando la normativa (e infatti l'Europa ha prontamente aperto le procedure di infrazione, come era giusto fare)... ma se ne sono bellamente fregati pur di accontentare le richieste dei cacciatori. @max 60: ma se lei sapeva perfettamente in numero delle infrazioni dovute alla caccia, allora si è risposto da solo su quello che dirà il Zanoni (e ha pieno motivo di dirlo!). La differenza è che le restanti 29 procedure di infrazione in tema ambientale, non sono certo dovute a capricci degli ambientalisti, come invece lo sono le 3 infrazioni dovute alal caccia. Ora si domandi cosa direste voi cacciatori se la situazione fosse invertita: ovvero se ben il 10% delle procedure di infrazione in tema ambientale, fossero dovute a capricci degli animalisti, invece che (come effettivamente è!) a capricci della combriccola venatoria??? Ben il 10% delle infrazioni in tema ambientale sono imputabili a richieste del mondo venatorio... davanti a questo dato inconfutabile, la cosa più furba che potreste (anzi dovreste) fare, in quanto cacciatori, è tacere; invece fate pure quelli che si lamentano per le infrazioni... ma solo quelle dovute ad altro!

da E.U. 22/05/2013 19.00