“La nostra Provincia è stata l'unica ad aver autorizzato la caccia al cinghiale da quando, nel 2010, la Regione Veneto ha dato il via, su sollecitazione del mio predecessore Luca Coletto che aveva duramente battagliato per riuscirci". Lo ha dichiarato l'assessore all'Ambiente e Vicepresidente in Provincia di Verona, Fabio Venturi, rispondendo alle pressanti richieste degli agricoltori di vedersi tutelati dai danni del cinghiale. "Nonostante gli interventi finalizzati a contenerne la proliferazione - dice Venturi - , i danni sono ingenti e il diffondersi dell'animale rischia di diventare un problema urbano, non più limitato alle zone collinari e montuose, dato che iniziano a pervenire segnalazioni anche dalla città".
Nella sola provincia di Verona si è passati da 122 capi prelevati nella stagione 2010/2011 a 347 capi in quella successiva, fino ai 499 cinghiali nel 2012/2013 (novembre-gennaio). A questi si aggiungono quelli abbattuti durante le attività di controllo: 50 cinghiali tra febbraio e ottobre del 2012 come previsto dal Piano di controllo dell'animale. "In entrambi i casi - ha sottolineato l'assessore -, i cacciatori forniscono un valido aiuto alla comunità, e nel pieno rispetto delle regole imposte dalla Regione".