|
News CacciaSicilia: Piano da rifare, i cacciatori fanno approvare documento di modifica giovedì 23 maggio 2013 | | Mercoledì 22 maggio le due competenti Commissioni legislative dell'Assemblea Regionale Siciliana hanno approvato, trasversalmente e a stragrande maggioranza, il parere ex art. 1, L.R. n. 19/2011 riguardante il Piano Faunistico Venatorio (P.F.V.) 2013/18 che impegnerà il Governo della Regione a modificare il Piano. Detto parere - proposto e portato avanti da Paolo Augliera, da Alfio Nicolosi del Gruppo Cinofilo Catanese, da Stefano Privitera dei Liberi Cacciatori Siciliani, da Vincenzo Salamone dell'Associazione Nazionale Cacciatori, da Giovanni Rizzo dell'Associazione Artemide Caccia e Ambiente, da Antonio Lastra dell'Ente Produttori Selvaggina - evidenzia alcune criticità:
- erroneo calcolo della superficie agro silvo pastorale. La proposta di Piano non teneva conto che nel calcolo delle superfici utili al rifugio, alla riproduzione, alla sosta della fauna selvatica occorreva escludere i cimiteri, i campi di calcio, gli ippodromi, i campi da golf, gli autodromi, gli insediamenti militari, le rocce nude, le serre, ecc. ecc..
- erroneo calcolo della superficie già destinata a protezione. La proposta di piano non teneva conto che in base al dettato normativo ogni superficie comunque preclusa all'esercizio venatorio andava inclusa nel computo delle aree destinate a protezione. Dunque, le superfici attorno ai fabbricati rurali dovevano, per un raggio di cento metri, essere computate unitamente alle superfici occupate da Parchi, Riserve Naturali, Oasi, ecc.. Ciò ha consentito di mettere in risalto che ben 35.000 ettari di territorio erano stati occultati dal computo delle aree protette.
- erroneo divieto di caccia sulle aree del demanio forestale. Le proposta di piano, senza alcuna ragione, disponeva il divieto assoluto di caccia nelle aree demaniali: ciò in assoluto contrasto con il dettato di cui all'art. 21, L. n. 157/91. Tale divieto sarà, quindi, rimosso.
- erroneo calcolo dell'indice di densità venatoria. La proposta di Piano, inverosimilmente, non teneva conto nel calcolo dell'indice medio di densità venatoria che le superfici occupate da Parchi, Riserve naturali, Oasi, Zone di Ripopolamento e Cattura, ecc. erano precluse all'attività venatoria. Per quanto riguarda i Siti Natura 2000 è stato messo in luce che gli innumerevoli divieti di caccia posti in tali luoghi, soprattutto nelle Eolie, rispondevano a criteri non già di natura tecnica, bensì ideologica e, quindi, saranno rimossi.
Infine, si è impegnato il Governo della Regione a semplificare l'iter burocratico relativo all'istituzione delle Aziende Agro Venatorie: Aziende, queste, utili ad integrare il reddito d'impresa agricola. Ciò, attraverso gli istituti della dichiarazione d'inizio attività e del silenzio assenso ex artt. 19-20, L. n. 241/90.
In allegato il documento approvato | Leggi tutte le news | |
|
|
|