La caccia può tornare ad essere una importante voce produttiva e redditizia per l’economia calabrese. Lo ha detto il consigliere regionale Pdl Giovanni Nucera (che è anche Segretario Questore del Consiglio regionale) a commento della riforma della legge regionale sull'attività venatoria appena approvata in Calabria. "La Calabria assieme alla Toscana - ha detto - è la Regione che attrae più turisti appassionati di caccia di altre parti del Paese. Per questo considero estremamente importante l’approvazione da parte del Consiglio regionale, di una legge di riforma che si caratterizza, in primis, per l’equilibrio esistente tra conservazione e tutela dell’ambiente e la corretta pratica venatoria”.
"L’aspetto più importante ed innovativo delle norme appena approvate - sottolinea - è rappresentato dal nuovo approccio alla programmazione faunistico venatoria, per la quale è stata prevista l’istituzione dell’Osservatorio faunistico regionale, in cui associazioni e movimenti ambientalisti, associazionismo venatorio, mondo agricolo e mondo scientifico contribuiscono a fornire consulenza di indagine scientifica in materia venatoria. Un organismo che avrà il compito, tra gli altri, di istituire “il numero verde regionale antibracconaggio”, ed individuare aree dove istituire nuove aree umide artificiali, per creare le giusti condizioni dove gli uccelli migratori potranno eventualmente stanziarsi e trovare ristoro durante i lunghi tragitti migratori".
Nucera ipotizza la possibilità di ampliare il periodo per la caccia ad alcune specie. "Penso - ha spiegato - alla pratica dello birdwatching, che attira nell’oasi della riserva naturale del lago Angitola ogni anno migliaia di appassionati. E lo stesso potrebbe avvenire nelle nuove zone umide artificiali che l’Osservatorio faunistico venatorio regionale andrà a realizzare in futuro, valorizzando anche quelle esistenti come l’area umida di Saline Ioniche”.
“E’ una legge che rappresenta – ha concluso l’on. Giovanni Nucera – un importante impulso all’attività economico-imprenditoriale, legata all’utilizzo del bene venatorio regionale; sistema nel quale si potrà enormemente sviluppare un’altra importante risorsa regionale, quella del turismo”.