L’Arci Caccia del Lazio ha scritto una lettera aperta all’Assessore Sonia Ricci per integrare l’ordine del giorno del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale previsto per il prossimo 3 giugno. Questi i punti che vorrebbe fossero discussi:
1. L’attivazione della funzionalità dell’Osservatorio Faunistico-Venatorio Regionale, con le necessarie risorse economiche e professionali, per un monitoraggio aggiornato e mirato delle consistenze faunistiche;
2. Il superamento tempestivo degli impedimenti che stanno facendo rinviare in maniera inaccettabile l’approvazione del nuovo Piano Faunistico-Venatorio Regionale (il precedente fu approvato nel 1998 e non del tutto applicato).
3. Nuove misure per far fronte ai crescenti oggettivi disagi del mondo agricolo, aggravati dalla crisi, derivanti da squilibri gestionali che stanno provocando un aumento dei danni all’agricoltura (nonché degli incidenti d’auto), a fronte di una decrescente disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per i risarcimenti;
4. L’attivazione di un confronto tra tutte le parti interessate – Istituzioni, associazioni venatorie, ambientaliste, agricole -, affinché la Regione Lazio abbia una propria “proposta” sul futuro “sistema caccia”, e sul ruolo e lo “stato giuridico” degli Ambiti Territoriali di Caccia in relazione alle profonde novità legislative che investono la Regione con il superamento e/o la revisione delle Province;
5. L’attivazione di una nuova prassi istituzionale, che, in ossequio ai dettami della “gestione” delle specie selvatiche, metta al centro le potenzialità del mondo venatorio per le azioni di contenimento numerico di popolazioni di fauna al fine di prevenire danni all’agricoltura ed all’ambiente; per una corretta applicazione del principio della “caccia in deroga” a specie, quali lo storno, al fine di prevenire conflitti sociali; per il conseguimento della certezza dell’esercizio venatorio, approvando entro il 15 giugno il calendario venatorio.
Arcicaccia ricorda che il 6 novembre 2012 (G.U. n° 277 del 27.11.2012) è stato approvato il Decreto dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che decreta la competenza delle Regioni nella raccolta dei dati relativi ai carnieri venatori e per i prelievi in deroga. La raccolta dei dati è indispensabile ai fini di consentire di valutare l’areale e la consistenza delle specie di avifauna con indicazioni sulle tendenze, le minacce e lo stato di conservazione. Queste informazioni, da legge, dovranno giungere, entro la fine dell’anno, alla Comunità Europea altrimenti il nostro Paese non potrà avviare, nelle migliori condizioni, la discussione sull’elenco delle specie cacciabili e sugli allegati alla Direttiva 2009/147/CE.
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