Il Sindacato Venatorio Italiano (SVI) ha diffidato formalmente la Regione Campania invitandola a sospendere l’istituzione dell’Oasi Punta Campanella di Massa Lubrense (NA), adempiendo quindi alla legge regionale del 9 agosto 2012 n. 26, pubblicata sul BURC n. 52 del 13 agosto 2012 che, dice lo Svi “definisce chiaramente che il limite massimo di territorio da inibire all’attività venatoria è del 30%, oggi già abbondantemente superato, dell’intera superficie agro – silvo - pastorale regionale”.
L'istituzione dell'Oasi, fa notare la nota di diffida spedita al settore Agricoltura della Regione e alla Provincia di Napoli, porterebbe a creare dei vincoli anche sull’attività agricola con gravi conseguenze per gli agricoltori della zona già pesantemente provati dalla grave crisi economica in corso.
Tutto questo senza prima discuterne con i soggetti direttamente interessati (proprietari terrieri, fruitori agricoli) ed evidentemente senza contare che l'area in questione gode già di ampia tutela, essendo questa già sito di interesse comunitario istituito con la direttiva Habitat che a sua volta ha costituito la Rete Natura 2000. “Tali siti – spiega il Sindacato Venatorio Italiano - hanno come obbiettivo primario la tutela e la conservazione delle specie presenti e di quelle migratrici, prevedendo comunque, la possibilità sia dell’esercizio venatorio in maniera regolamentata, che della coltivazione agricola. Inoltre gli stati Membri hanno l’obbligo di designarle successivamente ai proposti pSIC, SIC, ZSC e ZPS, e non certamente Oasi, stabilendo concretamente il completamento della rete natura 2000 altrimenti violata".