Parere favorevole sul nuovo Calendario venatorio da parte della Terza Commissione del Consiglio regionale dell'Umbria. Il voto unanime della Commissione è seguito all'incontro con i dirigenti delle associazioni venatorie umbre, di Confagricoltura e delle Province di Perugia e Terni, da cui sono giunte osservazioni e proposte di modifica.
Nell'inviare alla Giunta il parere richiesto, la Commissione infatti, tramite il suo presidente Massimo Buconi, invita l'Esecutivo regionale a tenere in considerazione le osservazioni fatte dai rappresentanti del mondo venatorio: valutare il posticipo della chiusura della caccia alla lepre al 15 dicembre, la possibilità di anticipare la caccia al cinghiale al giorno 29 settembre per rispettare le tradizionali aperture domenicali (nel calendario è previsto il 3 ottobre, giovedì, ndr), verificare la possibilità di prolungare la chiusura giornaliera delle giornate di caccia di 15 minuti, per sfruttare appieno la luce solare. Ad ogni modo le osservazioni fatte partivano da una considerazione globalmente positiva del calendario approntato dalla Giunta.
“Sempre più dobbiamo convergere su un calendario 'tecnico' – ha osservato Buconi – e in quello attuale ci sono elementi di valutazione prettamente tecnica. Non condivido – ha aggiunto – il punto 'H' del documento redatto dalla Giunta perché, di fatto, non sono molti quelli che cacciano altre specie (il testo dice, fra l'altro, che non si possono cacciare altre specie mentre viene esercitata la caccia al cinghiale nelle forme consentite, ndr)". I cacciatori hanno osservato che per evitare comportamenti da bracconiere, che gettano discredito su tutta la categoria, sarebbe necessaria una maggiore presenza di guardie provinciali, anche perché – hanno rimarcato – una parte delle spese sostenute per la licenza viene impiegata proprio per assicurare tali funzioni di vigilanza da parte dell'ente provinciale.
(Consiglio Regionale Umbria)