I cinghiali nel genovese si stanno moltiplicando a dismisura e con loro anche gli episodi che li riguardano: devastazioni di campi ormai ovunque, incidenti sulle strade e aggressioni ai danni di cani da caccia. "Abbiamo discusso della questione in prefettura in una riunione urgente - dice il commissario straordinario della Provincia Piero Fossati - e siamo arrivati alla conclusione che è necessario emettere delle ordinanze: la prima deve riguardare il divieto assoluto di dare da mangiare a questi animali".
Il problema in Liguria è reso ancora più allarmante da un fatto particolare: le femmine di cinghiale sono troppo precoci e rimangono gravide già a quattro mesi di età. "La nostra regione - ha spiegato Fossati - e l'unica realtà in Italia dove si verifica questo inspiegabile fenomeno. Ricerche dell'università, hanno stabilito che in Europa solo Germania e Spagna in particolare vicino alle città di Berlino e Barcellona hanno a che fare con questo problema e nessuno ha trovato per ora la soluzione". "Abbatterli è diventata una questione di pubblica incolumità" ha spiegato il Commissario facendo presente che ormai i cinghiali si spostano in branchi di una trentina di individui.
"Gli agricoltori sono in ginocchio, perché quando il cinghiale passa, semina solo distruzione. Inoltre, il fenomeno sta toccando anche Cogoleto ed Arenzano e ho il timore che branchi enormi stiano puntando verso Genova". I cinghiali potrebbero passare attraverso i varchi delle antiche mura crollate, dai campi di Fregoso, dai boschi di Begato, dalla prime alture della Valbisagno (Sant'Antonino e San Pantaleo), e raggiungere facilmente via Cabella, via Chiodo e via Carso, dove in passato sono stati trovati a grufolare nelle aiuole a pochi passi dai portoni.
"Occorre procedere con battute selezionate, ma tutti, e intendo le associazioni animaliste, devono capire che siamo di fronte a un pericolo vero, che va affrontato senza perdere tempo prezioso". Fossati poi conclude. "Chiederò alla questura di intervenire per questioni di ordine pubblico per tutelare la nostra polizia provinciale impegnata nelle battute, per evitare che qualcuno si trovi nelle zone di caccia per impedire questa selezione che, ripeto, siamo costretti a fare prima che la situazione precipiti".