In occasione della sua visita torinese, il Ministro Orlando ha incontrato anche i rappresentanti di Lac (Roberto Piana) e Pro Natura (Piero Belletti). “Cercando di interpretare anche un sentire diffuso nel movimento ambientalista e animalista”, si legge in un comunicato delle associazioni, i due “hanno evidenziato al Ministro le criticità della Legge nazionale sulla caccia n. 157/1992 ad oltre venti anni dalla sua entrata in vigore”.
Gli argomenti. “La caccia in deroga, l’allargamento dei periodi della caccia agli ungulati, il mancato rispetto da parte delle Regioni delle misure minime di tutela fissate dalla legge nazionale", la classificazione BirdLife International come SPEC (Specie di interesse conservazionistico perché minacciate) di 18 specie di uccelli oggi cacciabili in Italia. Queste le priorità esposte dagli animalisti, che hanno allarmato il ministro anche sui "tentativi legislativi in atto di esautorazione dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, massimo organo consultivo sul piano tecnico e scientifico di Stato e Regioni, per sostituirlo con istituti locali più accondiscendenti alle richieste del mondo venatorio". "Non sono comunque mancati accenni e riferimenti alla situazione piemontese - dicono le associazioni - che ha visto nel 2012 l’abrogazione della legge regionale sulla caccia al solo dichiarato scopo di impedire il referendum popolare richiesto ben 26 anni fa. Da tale grave episodio è derivata, ad avviso di LAC e Pro Natura, l’iniziativa legislativa della Giunta Regionale volta ad allargare ulteriormente l’attività venatoria, anche eccedendo le competenze regionali per quanto attiene la tutela dell’ambiente naturale e degli ecosistemi”.
La risposta del Ministro non viene riportata. Le due associazioni però fanno sapere che Orlando "ha mostrato vivo interesse per gli argomenti esposti ed ha garantito il suo attento interessamento in sede governativa per addivenire a norme sulla tutela della fauna selvatica più severe, anche in considerazione delle mutate sensibilità presenti nell’opinione pubblica”. A dare il loro sostegno politico a livello nazionale e regionale alle due associazioni c'erano l’On. Paola Bragantini (PD) e il Consigliere regionale Andrea Stara, che hanno garantito il loro impegno a supportare le istanze che provengono dall’associazionismo ambientalista e animalista.