A Venezia la Federcaccia provinciale ha testimoniato nero su bianco ciò che è stato reso possibile negli scorsi mesi grazie ai suoi cacciatori volontari. Nel libro, che si chiama “Il cattivo ambientalismo” (a testimoniare che le associazioni ambientaliste, al di là delle belle parole, non sono sui territori a difenderli dalle vere minacce), tante le foto che mostrano la straordinaria opera di raccolta rifiuti lungo il litorale e nell’entroterra di Venezia nel corso dell’annuale Giornata Ecologica, promossa domenica 7 aprile da Fidc Venezia e Sorella Natura. I testi del Presidente Luciano Babbo completano un quadro difficilmente contestabile, nei numeri.
"Oltre 400 volontari, circa 5.000 sacchi di plastica: 21 quintali solo a Chioggia, con dieci trattori e una cinquantina di barche, grazie al lavoro di oltre 50 associazioni sportive e di volontariato. Tra i protagonisti anche Ekoclub provinciale, Legambiente del V.O. nonché i volontari della Protezione Civile. I rifiuti raccolti sono stimati nella misura del 20% di quanto ancora si trova disperso nell’ambiente".
L'obbiettivo della pubblicazione, che sarà ufficialmente presentata in questi giorni, oltre alla importanza di testimoniare ciò che i cacciatori fanno realmente per l'ambiente, è quella di costituire il prodromo di un’attività di educazione ambientale sul territorio.
Un risultato davvero straordinario, che fa onore alla categoria e che rende chiaramente l'idea di ciò che rappresenta, in maniera reale e radicata su ogni territorio italiano, sul fronte della protezione della natura. Moltiplicato per la media delle 100 province italiane, l'attività di questi volontari potrebbe rappresentare un fenomeno in grado di oscurare il cielo a qualsiasi associazione ambientalista italiana. Occorre solo che i cacciatori ne siano consapevoli.