L'Enpa lancia una petizione on line per salvare le nutrie del Parco di Cesenatico, oggetto di un intervento di contenimento organizzato da Comune e Provincia ma di fatto fermato dalle proteste animaliste. L'obbiettivo è onesto: 100 firme, che serviranno forse a far parlare ancora per qualche giorno dell'argomento ma non certo a dimostrare una forte opposizione dei cittadini verso questo tipo di interventi.
Il testo della petizione non è il massimo della coerenza e della chiarezza. Spiega che le nutrie “sono accusate di arrecare danni e di essere pericolose per la salute e per le altre specie animali”, motivo per cui “ le amministrazioni con la complicità di cacciatori o di “Guardie” vogliono ucciderle”. Cosa sbagliata, per l'Enpa, anzitutto perchè “le nutrie vivono solitamente in parchi urbani o dove l’ambiente e’ gia’ gravemente compromesso”. Tanto basta, a quanto pare, per lasciarle liberamente proliferare.
Inoltre, aggiunge, “ci sarebbero tante altre soluzioni non cruente, da applicare nei fiumi (ad esempio con opportune reti negli argini, o la sterilizzazione, cattura e spostamento in altri ambiti) il cui ricorso non è una semplice alternativa ma un dovere di legge. Allora perchè autorizzare uno sterminio di massa? per compiacere qualcuno? Noi non ci stiamo”. Tralasciando i costi delle soluzioni prospettate, probabilmente fuori dalla portata delle casse pubbliche, le battute sarebbero organizzate per compiacere chi? Quei cacciatori che proprio a Cesenatico si sono tirati indietro, lasciando l'amministrazione con un pugno di mosche in mano?