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News CacciaLombardia, Censimento richiami vivi, sì all'auto dichiarazione temporanea mercoledì 12 giugno 2013 | | Novità sul censimento dei richiami vivi in Lombardia, imposto dalla Regione per adempiere alle osservazioni giunte dall'Europa. Rispondendo alle critiche sollevate dalle associazioni venatorie, la Regione alcuni giorni fa ha inviato una nuova nota alle Province che detta nuove indicazioni utili anche all'autorizzazione delle catture per l'anno 2013. “Tenuto conto delle criticità prospettate rispetto alla manipolazione dei richiami in questo periodo dell'anno – si legge nella nota della Regione – i cacciatori che fossero impossibilitati a compilare e consegnare nei tempi utili al rispetto della scadenza prevista dalle Province i moduli 1 e 2 (che richiedono l'identificazione di ogni singolo richiamo, ndr) potranno, in un primo tempo, fornire i propri dati anagrafici con associato il solo numero di esemplari detenuti per ogni specie, indicando se di cattura o di allevamento”. Per questa autodichiarazione la Regione ha predisposto un terzo modulo.
E' la soluzione, firmata dalla dirigente regionale Anna Bonomo, che prende atto dell'impossibilità da parte di alcune province di consegnare i dati richiesti nei termini stabiliti e rinnova l'impegno della Regione a “rispondere positivamente alle richieste del mondo venatorio al fine di continuare a consentire legittimamente la caccia da appostamento con l'uso di richiami vivi”. Tutti i moduli, 1,2,3, dovranno essere consegnati tassativamente entro il 5 luglio 2013.
“I cacciatori che avranno fornito i dati richiesti utilizzando i moduli 1 e 2 potranno considerare conclusi i loro adempimenti e dovranno semplicemente provvedere alla sostituzione delle fascette illeggibili dei richiami di cattura con i nuovi contrassegni, che saranno forniti dalla Regione compatibilmente con le disponibilità di bilancio”, spiega la Regione. Per quelli che avranno dichiarato il numero dei propri richiami tramite il modulo 3, c'è solo una dilazione nel tempo. Dovranno infatti, entro e non oltre il 15 febbraio 2014, trasmettere alla loro Provincia di riferimento anche i moduli 1 e 2 debitamente compilati e provvedere all'inserimento in banca dati dei codici identificativi di ciascun richiamo, con modalità da definirsi. L'amministrazione fa sapere anche che la sostituzione delle fascette dovrà avvenire ad opera del personale di vigilanza, anche volontario, o sotto la supervisione dello stesso, con le modalità indicate dalle Province e dovrà concludersi entro e non oltre il 15 aprile 2014.
Per autorizzare gli atti regionali di cattura per la stagione 2013/2014, è necessario che alla data del 5 luglio 2013 la Regione abbia una quantità di dati rappresentativa del numero dei cacciatori interessati, onde evitare – lo dice proprio la dirigente regionale – l'aggravarsi delle procedure di infrazione nei confronti della Regione. Il rispetto delle scadenze del 15 febbraio, per l'inserimento di tutti i dati previsti in banca dati, e del 15 aprile 2014, per la sostituzione di tutte le fascette illeggibili con i nuovi contrassegni, - conclude infine la nota - "è da ritenersi indispensabile affinché Regione Lombardia possa autorizzare le catture dalla stagione venatoria 2014-15". Modulo 1 Modulo 2
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