La Giunta provinciale di Bologna lo scorso 11 giugno ha approvato un nuovo piano di controllo dei corvidi (per il periodo 2013 – 2017) che sarà già esecutivo a partire da sabato 22 giugno. Con l'intento di incidere in maniera più determinata sul proliferare di questi uccelli, che causano ingenti danni all'agricoltura e alle altre specie faunistiche, rispetto allo scorso anno sono stati incrementati i contingenti abbattibili. Ok quindi all'abbattimento controllato per 3 mila cornacchie, 6 mila e 500 gazze e 4 mila e 500 ghiandaie.
Le norme provinciali si aggiornano anche nei metodi utilizzabili: accanto alle tradizionali trappole (Larsen e letter box), la cui efficacia viene comunque confermata, si prevede, come misura rafforzativa, l'abbattimento con fucile (con anima liscia e di calibro non superiore al 12), operazione sempre subordinata al rispetto di specifiche modalità e limitazioni. Questo metodo era consentito nel piano precedente solo per la ghiandaia, mentre ora viene ammesso per tutte le tre specie di corvidi contemplati dal piano di controllo. Nei siti di interesse comunitario e nelle zone di protezione speciale il controllo demografico dei corvidi può essere realizzato esclusivamente con trappole, distinguendo i siti ove vi è una presenza regolare del Lanario dai restanti siti della rete Natura 2000. Le limitazioni al controllo dei corvidi nelle aree particolari della rete Natura 2000 sono state dettate dal rischio che alcuni rapaci (Pellegrino, Lanario e Astore) possono correre nel momento in cui si lanciano in picchiata su un animale che percepiscono in difficoltà (il richiamo nella trappola), finendo involontariamente nella trappola stessa destinata a catturare corvidi.
Una specifica sperimentazione effettuata utilizzando trappole ad entrata laterale e collocate in modo che fossero scarsamente visibili da una posizione zenitale (riparate da filari di alberi, siepi o mascherate in altro modo), così da evitare l’attacco dei rapaci, ha dimostrato che attraverso questi accorgimenti si può ottenere l'effetto voluto senza rischi per le specie da proteggere. Il richiamo del corvide in gabbia rimane infatti efficace nei confronti dei conspecifici che avvistandolo lo attaccano da posizioni ravvicinate per la difesa del proprio territorio.
Altra novità del nuovo piano, rispetto alle versioni precedenti, riguarda l'utilizzo del sistema vocale per la registrazione automatica delle operazioni di controllo, già peraltro in uso da parte dei coadiutori dal giugno del 2012. Per consentire un costante adattamento delle norme nell'utilizzo di questo strumento, il piano rinvia alle indicazioni riportate sul sito istituzionale della Provincia sia per quanto concerne la comunicazione telefonica sia per la più agevole registrazione via web.