Ha 25 anni Natascia Conti, e pratica tutti i tipi di caccia “migratoria, stanziale e cinghiale in squadra”. Vive a Massa Marittima (GR), è diplomata in informatica e lavora come commessa. E' diventata cacciatrice grazie al padre che le ha trasmesso l'amore per la natura e per questa atavica disciplina.
“La caccia - dice - è la miglior cosa che esista per per scaricare i problemi e lo stress” dichiara per la nostra rubrica dedicata alle cacciatrici. "Dovrebbe essere un passatempo stupendo e come tale essere percepito anche da quei cacciatori litigiosi”. Natascia crede che occorra riportare tutto ad una dimensione più intima e che quindi per il bene del mondo venatorio sia necessario mettere da parte lo spirito di competizione e le rivalità reciproche.
Se lo si farà sarà anche più facile fare fronte comune e pensare a quanto sia utile ciò che si fa, grazie alla caccia, su tutto il territorio. “Secondo me la caccia -dice Natascia - può contribuire alla risoluzione dei problemi legati all'ambiente e al suo sfruttamento ma solo se i cacciatori capiranno che hanno questo importante ruolo da assolvere, dando sempre il buon esempio”.