|
News CacciaATC, Federcaccia Toscana "scelte non più rinviabili" giovedì 20 giugno 2013 | | "Assicurare un quadro di maggiori certezze: indispensabili interventi sulla normativa per chiarire competenze, responsabilità, risorse finanziarie". Queste le direttrici delineate da Federcaccia Toscana durante un incontro che il 18 giugno, ha riunito i Presidenti delle Sezioni provinciali e i rappresentanti dell’Associazione nei Comitati degli Ambiti Territoriali di Caccia della regione, per fare il punto sullo stato dell’arte, sui problemi aperti nella vita degli ATC, sulle iniziative da assumere per sollecitare la politica e le istanze istituzionali competenti a dare finalmente risposte più volte sollecitate e da troppo tempo attese. Questioni di estrema attualità, come ha ricordato aprendo i lavori il vicepresidente Mauro Neri, decisive per la buona operatività degli Atc e per gli obbiettivi della gestione, essenziale per garantire biodiversità, equilibrio ambientale, tutela delle produzioni agricole.
Nel dibattito numerosi e appassionati gli interventi di dirigenti impegnati nel complesso lavoro di amministrazione degli Ambiti, con la sottolineatura dei temi più caldi: risorse finanziarie, competenze e
responsabilità dei Comitati, norme che garantiscano più efficacia e certezza alla gestione, danni alle colture agricole nonché loro prevenzione e risarcimento.
All’ incontro erano invitati, ed hanno portato apprezzati contributi, il Segretario Generale della Provincia di
Arezzo dott. Gabriele Chianucci, il dott. Paolo Banti e la dott.sa Sabrina Nuti della Regione Toscana. Confermate le richieste e le proposte da tempo avanzate da Federcaccia Toscana alla Regione, urgenti in particolare per quanto riguarda la competenza e la responsabilità degli Atc nel risarcimento dei danni, e al Parlamento, per un adeguamento della normativa che favorisca, e non ostacoli come avviene ora, una corretta ed equilibrata gestione della fauna sul territorio.
“La gestione della fauna per mantenere equilibrio e prevenire danni all’agricoltura” è stato ricordato da molti “è sostenuta esclusivamente con le risorse derivanti dalle tasse versate dai cacciatori. Addirittura ora si intenderebbe destinare ad altri fini una parte dei fondi regionali, dopo che da anni lo Stato rifiuta di trasferire il 50% dei proventi nazionali della caccia, come la legge finanziaria del 2001 aveva stabilito. Idanni sono causati dalla fauna che è proprietà dello Stato, dunque se non si è messi in condizione dioperare una gestione efficace che li riduca, è lo Stato nelle sue varie articolazioni che dovrà prepararsi a subirne le conseguenze sul piano finanziario, poiché gli agricoltori hanno pieno diritto ad essere risarciti ed i soldi dei cacciatori non bastano più.”
L’incontro - conclude la nota di Federcaccia Toscana - si è concluso con l’impegno ad accentuare l’iniziativa a tutti i livelli per spingere la politica adassumere la responsabilità di scelte che non sono più rinviabili: ci saranno presto nuovi appuntamenti, con l’intento di presentare un fronte ampio di tutte le componenti della gestione, non solo venatorie, a sostegno di queste rivendicazioni di interesse generale.
| Leggi tutte le news | |
|
|
|