L’Assembla nazionale dell’Enalcaccia: azione comune in difesa dell’attività venatoria, gelosa difesa della propria identità e autonomia. Lamberto Cardia riconfermato alla presidenza per il prossimo quadriennio.
Un’associazione che si batte da sempre per una caccia sostenibile e per la difesa dell’ambiente, che punta a realizzare un’azione comune con le altre forze che operano nel mondo venatorio, mantenendo però l’indipendenza organizzativa e decisionale e la forte identità maturata e costruita nel corso dei suoi lunghi anni di vita. E’ il messaggio lanciato dall’Assemblea nazionale dell’Enalcaccia riunitasi dal 21 al 23 giugno 2013 a Tivoli Terme,in provincia di Roma, che ha riconfermato Lamberto Cardia alla presidenza dell’Associazione per il prossimo quadriennio. Rinnovati anche gli organismi dirigenti: vicepresidenti sono stati nominati Pietro Saldan, Gerardo Torre e Luigi De Simone; consiglieri nazionali: Ivano Franchini, Piero Alessio Tubaro, Santo Diano, Iacopo Piantini, Andrea Egidi, Emilio Mazzone, Giuseppe Evola, Giuseppe Curatolo. Confermato il Collegio sindacale: Sauro Corradi (presidente), Mario Di Cola, Antonio Faillace. Collegio dei Probiviri:Domenico Filpi, Tommaso Orlando, Antonio Aufiero.
Segretario generale dell’Associazione è stato confermato Giuseppe Tarullo.
L’Enalcaccia vuole restare autonoma e indipendente, vuole mantenere e difendere la sua identità - ha detto Lamberto Cardia - e dice dunque no a ipotesi di fusioni con altre realtà del mondo venatorio come accaduto nel caso di altre associazioni. Siamo invece disponibili - ha aggiunto il presidente dell’Enalcaccia - a forme di collaborazione, sulla linea della vecchia Unavi, e facendo tesoro della preziosa esperienza di Face Italia, che possano portare a ricostituire un organismo unitario in grado di difendere con più forza ed efficacia la caccia che continua ad essere ingiustamente attaccata da associazioni ambientaliste e animaliste. Il mondo venatorio deve puntare ad una aggregazione tra tutte le forze sane e utili che operano al suo interno per giungere ad una organizzazione federativa omogenea e coesa negli intenti che abbia la capacità e la forza di tutelare i cacciatori e le loro legittime rivendicazioni. E’ necessario diffondere con efficacia nell’opinione pubblica la consapevolezza che i cacciatori sono i primi difensori dell’ambiente, i tutori dell’ecosistema, pronti a combattere il bracconaggio e altri comportamenti contrari alla legge, al vivere civile, all’interesse collettivo. Una linea che ha visto pienamente d’accordo tutta l’Assemblea, compatta nel rivendicare il vero ruolo del cacciatore, difensore dell’ambiente e della natura, coinvolgendo in questa azione anche il mondo agricolo e tutte le forze giovani e fresche che condividano questa battaglia che ha sempre più il sapore di una autentica sfida di civiltà che deve interessare l’intera collettività.