La Corte Costituzionare è stata chiamata a decidere sul ricorso presento dal WWF, Animalisti Italiani e altre associazioni sul calendario venatorio 2010-2011. Tra le atre cose si contestava l'incostituzionalità della norma contenuta nella legge Regionale 10/2004 che prevedeva un Comparto Unico regionale sulla migratoria, rendendo possibile lo spostamento dei cacciatori da una parte all'altra dell'Abruzzo.
La Corte Costituzionale con sentenza del 20 giugno 2013 ha sancito che la Legge Regionale 10/2004 ha violato le normative nazionali che regolamentano il prelievo venatorio. La Corte ricorda nella sentenza che uno dei capisaldi della legge nazionale sulla Caccia, la 157/92 è il legame tra cacciatori e territorio attraverso la perimetrazione di ambiti di caccia di carattere sub-provinciale.