Come si apprende dal sito ufficiale della Regione Lazio, con il Decreto del Presidente del 3 luglio 2013 è stato
adottato il Calendario Venatorio regionale e il Regolamento per la stagione venatoria 2013 - 2014 nel Lazio. Il testo è già disponibile nella sezione
Calendari venatori Lazio su questo portale.
Ecco un breve estratto:
Specie cacciabili dal 15 settembre 2013 al 31 ottobre 2013: quaglia (Coturnix coturnix), tortora (Streptopelia turtur).
Specie cacciabili dal 15 settembre 2013 al 30 dicembre 2013: coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), fagiano (Phasianus colchicus), merlo (Turdus merula).
Specie cacciabili dal 15 settembre 2013 al 30 gennaio 2014: alzavola (Anas crecca), beccaccino (Gallinago gallinago), canapiglia (Anas strepera), codone (Anas acuta), fischione (Anas penelope), folaga (Fulica atra), frullino (Lymnocryptes minimus), gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), germano reale (Anas platyrhynchos), marzaiola (Anas querquedula), mestolone (Anas clypeata), moriglione (Aythya ferina), pavoncella (Vanellus vanellus), porciglione (Rallus aquaticus), volpe (Vulpes vulpes).
Specie cacciabili dal 15 settembre 2013 al 8 dicembre 2013: lepre europea (Lepus europaeus).
Specie cacciabili dal 2 ottobre 2013 al 30 dicembre 2013: allodola (Alauda arvensis).
Specie cacciabili dal 2 ottobre 2013 al 20 gennaio 2014: beccaccia (Scolopax rusticola).
Specie cacciabili dal 2 ottobre 2013 al 30 gennaio 2014: cesena (Turdus pilaris), colombaccio (Columba palumbus), cornacchia grigia (Corvus corone cornix), gazza (Pica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius) tordo bottaccio (Turdus philomelos), tordo sassello (Turdus iliacus).
Specie cacciabile dal 2 ottobre 2013 al 30 novembre 2013: starna (Perdix perdix):-nelle aree ove le Province accertano l’avvenuta stabilizzazione di popolazioni reintrodotte e, attraverso un costante monitoraggio, dimostrino la sostenibilità del prelievo venatorio, che comunque non deve superare il 15% della consistenzaautunnale stimata, anche in relazione con il successo riproduttivo annuale di ogni
popolazione ed il relativo piano di conservazione; -nelle aree oggetto di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di prelievo proposti dagli Ambiti Territoriali di Caccia o dalle Aziende Faunistico Venatorie approvati dalla Provincia, condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di densità comunque in grado di garantire la sostenibilità del prelievo stesso. La caccia alla starna è comunque vietata nelle aree con attuale presenza di residue popolazioni ancora capaci di autoriprodursi (compresa una fascia di rispetto circostante di circa 10 km, da prevedersi anche nel caso in cui le medesime popolazioni siano localizzate entro il perimetro di aree protette), nonché nelle aree oggetto di piani di reintroduzione finalizzati alla costituzione di popolazioni stabili, fino ad avvenuta stabilizzazione.
Specie cacciabili dal 2 ottobre 2013 al 30 dicembre 2013: cinghiale (Sus scrofa).