“Il Centro Nazionale Arci Caccia per l’assistenza e la consulenza alla gestione faunistica, è operativo presso il Comitato Regionale Toscano dell’Arci Caccia, così come deciso dagli Organismi dirigenti nazionali". Lo annuncia una nota del Vice Presidente Nazionale Massimo Logi.
"Il primo impegno - spiega Logi - è stato analizzare in via preliminare gli effetti della sentenza 139/2013 del 5 giugno con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge sulla caccia della Regione Veneto negli articoli che disciplinano gli appostamenti fissi. Il Veneto, (come la Regione Toscana), onde evitare contestazioni in merito alle autorizzazioni edilizie per gli appostamenti fissi, aveva previsto nella normativa che tali manufatti fossero soggetti a semplice comunicazione ai Comuni in regime di “edilizia libera”. Questo regime, previsto dalla legge nazionale, permette che alcuni limitati interventi possano essere realizzati senza autorizzazione, con semplice comunicazione”.
“La Corte - prosegue Massimo Logi - avrebbe sancito che gli appostamenti fissi non rientrerebbero in tale regime e né le regioni avrebbero facoltà di ampliare le tipologie di manufatti assoggettati ad edilizia libera. La “Corte” ha inoltre eccepito che, essendo gli appostamenti fissi collocati in ambiente naturale, ed in particolare nei boschi, dovrebbero essere soggetti a valutazione paesaggistica, malgrado la Regione Veneto avesse tentato di disciplinare le caratteristiche “architettoniche” degli appostamenti al fine di ridurne l’impatto paesaggistico.
La sentenza introduce elementi di incertezza e interviene in una materia che vede competenze concorrenti di Stato e Regioni e potrebbero determinarsi ricadute in particolare per le legislazioni di merito promulgate sul territorio nazionale. L
’Arci Caccia - conclude Logi - sta approfondendo le problematiche esposte per trovare soluzioni dirimenti definitive alla situazione che si è determinata e contestualmente mette a disposizione le competenze di propri legali per eventuali contenziosi per questa ed altre problematiche relative alla gestione faunistica connesse al ruolo, ai compiti e alle funzioni svolte dagli ATC e dai Comprensori Alpini”.