Non è proprio il massimo della praticabilità ciò che ha proposto l'onorevole Zanoni per risolvere la delicata situazione dei cervi del Cansiglio, in Veneto, la cui presenza massiccia sta mettendo alle strette i dirigenti regionali, che sollecitati dai comuni e dagli agricoltori della zona protetta, decideranno in queste ore l'entità degli abbattimenti (si parla di 400 cervi all'anno per tre anni).
Cosa a cui si oppone strenuamente l'eurodeputato animalista, che forse farà breccia nel cuore dei suoi sostenitori ma senz'altro farà anche sorridere qualche tecnico faunista proponendo di evitare la "mattanza" con la cattura dei cervi in eccesso, per poi rilasciarli in qualche altra area protetta. Un'operazione che, si calcola sul quotidiano La Tribuna di Treviso, comporterebbe una spesa di più di mille euro a cervo (che moltiplicato per gli oltre mille in sovrannumero significherebbe spendere un milione di euro per arrecare gli stessi problemi in altre zone). Ma Zanoni ha pronto anche il piano b: l'introduzione del lupo. "Si potrebbe pensare di catturare degli esemplari di Lupo in aree come l’Emilia Romagna, dove a detta dei cacciatori che li vedono di cattivo occhio perché predano cervi, cinghiali e caprioli, la loro presenza è molto elevata. Basterebbero due o tre branchi di lupi per riuscire nel tempo a ridurre la presenza di cervi in Cansiglio per riequilibrare l’ecosistema".
Nettamente contrario è il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca che ribatte. "Anziché avere un problema ne avremmo due. La nostra è una foresta molto frequentata e agli escursionisti non farebbe piacere trovarsi davanti ad un lupo o a una lince, piuttosto che all’orso".