Il Vice Presidente Nazionale dell'Arci Caccia
Sergio Sorrentino, in una nota denuncia le restrizioni sulle presenze venatorie di fatto attuate con il calendario venatorio 2013-2014 dalla Regione Basilicata e non solo. "Il tutto - denuncia - nel silenzio delle altre Associazioni venatorie che si rendono complici di una riduzione delle possibilità di accedere all’attività venatoria in Basilicata - e in altre Regioni - da parte dei cacciatori non residenti, limitando quanto previsto e programmato dalla legge".
"Il raddoppio dei costi dei “tesserini venatori” - dice Sorrentino - che la “burocrazia” della Basilicata ha deciso per il 2013, riduce le risorse che i “fuori regione” porterebbero, per produrre fauna e ambienti, agli ATC e trasforma questi in “riserve di caccia” per i pochi che possono permetterselo. Altro che tutela degli interessi locali!".
Rispondere alla crisi della gestione faunistica e a quella economica alzando le “barricate” - evidenzia l'Arci Caccia - aggrava il già cattivo stato di salute dell’attività venatoria e la gestione della fauna, indispensabile per avere in futuro anche migliori calendari venatori”.