|
News CacciaAbbattimento cervi Cansiglio, Zaia dice no venerdì 12 luglio 2013 | | L'evidenza del problema cervi in Cansiglio non basta. E' sfociata in un nulla di fatto la riunione straordinaria con i sindaci della zona con i vertici della Regione Veneto. Il Presidente Luca Zaia ancora una volta (era successa la stessa identica cosa anche lo scorso anno), ha deciso di non procedere al piano predisposto con l'ok di Ispra e Forestale, e la risoluzione della vicenda viene così di fatto di nuovo rimandata.
“La questione che riguarda il controllo della popolazione di cervi che gravita in quest’area – spiega l'Assessore regionale alla Caccia, Daniele Stival – è stata oggetto di grande attenzione negli ultimi giorni da parte dei media, ma di fatto una soluzione al problema noi abbiamo cercato di darla tre anni fa, quando abbiamo incaricato Veneto Agricoltura di elaborare uno studio e un successivo piano, approvato dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e sottoscritto dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e dalle amministrazioni provinciali di Belluno, Treviso e Pordenone, al fine di ridurre la popolazione dei cervi cresciuta a dismisura nell’ultimo decennio al punto da mettere a rischio non solo la stessa specie, ma addirittura l’ecosistema della foresta”.
"Questo piano - spiega ancora Stival - originariamente prevedeva un prelievo di 360 capi, 120 nelle riserve di caccia di ognuna delle tre province interessate, più altri 40 da effettuare nella Piana del Cansiglio da parte del personale istituzionale (agenti provinciali e guardie forestali): successivamente, su indicazione del presidente veneto Luca Zaia, si è deciso di procedere sulla Piana solo con mezzi di dissuasione, evitando gli abbattimenti. Ma a distanza di oltre due anni dall’avvio del piano, di prelievi ne sono stati effettuati ben pochi nelle stesse riserve, per motivazioni diverse, che vanno da fattori climatici a situazioni orografiche, da modalità e tempi di caccia inefficaci sino alla molto più semplice spiegazione che gli animali, quando hanno imparato quali sono le zone per loro a rischio, cioè le riserve, si spostano altrove. Ma la conseguente eccessiva presenza di capi nelle aree demaniali e in quelle limitrofe, ha determinato forti impatti negativi anche sulle attività zootecniche e notevoli disagi ai residenti, che si sono visti distrutti i propri orti e giardini dai cervi".
“A oggi confermiamo la scelta del presidente Zaia di non procedere con i prelievi sulla Piana – ha puntualizzato Stival –, ma è innegabile che, alla luce delle difficoltà di attuazione del piano e nel contempo dell’estrema preoccupazione per il futuro della foresta del Cansiglio, sia necessario individuare un piano d’azione efficace che salvaguardi l’intero ecosistema, perché, deve essere chiaro per tutti, la biodiversità di quest’area è in grave pericolo”. A conclusione dell’incontro, quindi, è stato deciso di predisporre un documento elaborato dai tecnici degli Enti e delle amministrazioni competenti, nel quale si analizzano le criticità emerse e si fa il punto della situazione, documento che i sindaci intendono presentare personalmente al presidente Luca Zaia. | Leggi tutte le news | |
|
|
|