L'Associazione Nazionale Libera Caccia in una nota del suo rappresentante nazionale Sandro Levan protesta contro l'iniziativa della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia di voler abrograre la legge regionale sulla caccia impugnata dal Governo. Nella legge infatti si contemplava la possibilità di recupero, o di eventuale abbattimento della selvaggina ferita, anche nelle giornate di martedì e venerdì. Su questo passaggio sono state mosse obiezioni di illegittimità costituzionale sulla base del fatto che il recupero della selvaggina ferita effettuato il martedì e il venerdì con l'uso delle armi si configurerebbe come attività venatoria, quindi non consentita nei giorni di silenzio venatorio. Ma l'intento di abrogare la normativa attuale senza proporne una in alternativa, dice l'esponente Anlc “verrà a creare un vuoto legislativo che di fatto non consentirà ai recuperatori di espletare un servizio unanimamente ritenuto doveroso, che non può ritenersi tale soltanti a giorni predefiniti.
“Il recupero di un animale selvatico ferito, in esercizio di caccia o per eventi traumatici, come gli incidenti stradali, rappresenta un'attività di spiccato dovere sociale, oltre che espressione di una consolidata etica venatoria” interviene Levan, sottolineando che “l'eventuale abbattimento, ove necessario, evita il prolungamento di sofferenze inutili ed è anche propedeutico a scongiurare possibili conseguenze sanitarie. Ne consegue che l'attività di recupero non può considerarsi esclusivamente di stampo venatorio, semmai va inserita in un più ampio contesto di servizio finalizzato a pubblica utilità”.
La sua regolamentazione, argomenta Levan, “è di competenza della Regione, mentre alle Province è demandato il compito di effettuare materialmente i recuperi attraverso personale proprio o avvalendosi della collaborazione gratuita di operatori esterni abilitati, dotati di armi e cani specificatamente addestrati”. Levan auspica di essere convocato dalla IV Commissione consiliare regionale, competente in materia venatoria, nella prima seduta utile, al fine di proporre un'adeguata soluzione al problema. Sempre con l'obiettivo di far approvare celermente una norma appropriata ed evitare l'insorgenza di questioni di incostituzionalità, nell'ipotesi che la Commissione consiliare proceda in assenza di audizioni, Libera caccia ha comunque predisposto un emendamento risolutivo che inoltrerà a tutti i gruppi consiliari regionali.