Arcicaccia Alessandria in una nota stampa chiede “modifiche di gestione e nuove regole” perché il successo della riproduzione della fauna stanziale passa inevitabilmente da una corretta gestione delle risorse e del territorio.
“Ci sono aspetti, comportamenti e fatti – evidenzia l'associazione - che potremmo definire semplicemente incomprensibili; non è corretto ammettere i foranei che hanno presentato domanda negli A.T.C., appellandosi ad indicazioni e disposizioni della Regione Piemonte mirate non ad una gestione responsabile del territorio, bensì solo al pensare di fare cassa, senza considerare minimamente la quantità di fauna presente”.
"Nella nostra provincia l’A.T.C. che ha cercato di coniugare al meglio ammissioni e lanci aggiuntivi di lepri e fagiani preambientati nei rispettivi allevamenti, abbinando iniziative di volontariato a supporto del buon esito dell’operazione - dichiara l'associazione - , è l’A.T.C. AL 3. Occcorre non mollare, essere orgogliosi di essere cacciatori significa essere riconosciuti utili alla società". |