“Non è previsto stipendio per i membri del consiglio di amministrazione, così come non sarà concessa alcuna indennità ai presidenti. Solo un rimborso spese, se documentate”. Lo spiega, rispondendo alle critiche sul nuovo assetto che potrà venire a crearsi dopo la riforma degli Atc (otto organismi invece dei tre attuali), l'Assessore regionale al ramo, Fernanda Cecchini.
La riforma prevede anche la formazione di un coordinamento regionale composto da tutte le associazioni venatorie, più i rappresentanti della Regione e delle Province di Perugia e Terni con compiti d’indirizzo oltre che luogo di verifica degli Atc. Su tutte queste novità è chiamata ad esprimersi la consulta venatoria regionale che tornerà a riunirsi nelle prossime settimane. Poi, dopo la pausa estiva, passerà al vaglio della commissione consiliare competente.
“L’idea è di costituire - spiega Cecchini - , dopo oltre quindici anni, Ambiti di caccia più snelli, flessibili e legati alle diverse peculiarità del territorio umbro che può e deve essere valorizzato da tutti gli organismi vigenti dal punto di vista ambientale, agricolo e venatorio”.
Non sono d'accordo molti cacciatori. Il Corriere dell'Umbria in questi giorni ha dato voce alle proteste dell'Associazione Nata Libera Perugia contro la riforma (vista come una scusa per moltiplicare le poltrone) ma anche contro il calendario venatorio, penalizzante perchè “concede solo una giornata di caccia nella prima quindicina di settembre e nega la caccia nella prima decade di febbraio. In totale - sostiene l’associazione - vengono negate ai cacciatori umbri ben sedici giorni. Nessuna deroga neanche per una specie in salute come il fringuello”.
“E’ uno dei calendari più permissivi d’Italia - risponde dal Corriere la Cecchini - che vuole andare incontro alle esigenze delle doppiette, che dà soddisfazione a chi caccia il colombaccio, la beccaccia, il fagiano e la lepre. Un calendario che rispetta le normative europee e nazionali”. Normative stringenti come sa bene Cecchini: “Sono un acquario - sorride - anch’io sono nata libera ma faccio l’assessore e devo rispettare le leggi”.