Il Consiglio provinciale di Grosseto ha approvato il calendario venatorio 2013-2014. L’impianto generale rimane quello degli anni precedenti, fatta eccezione per alcune modifiche, più restrittive, sui tempi di prelievo e sui carnieri annuali, che riguardano la selvaggina stanziale e migratoria, e che sono state introdotte dalla nuova normativa regionale in seguito al parere dell’Ispra. Un esempio su tutte la beccaccia, da quest’anno cacciabile solo nelle zone boscate, solo dal 2 ottobre al 20 gennaio, ed esclusivamente in forma vagante con l’uso del cane.L’altra novità introdotta dalla normativa regionale è il divieto di utilizzare pallini di piombo in tutte le zone umide.
L’apertura della stagione venatoria 2013-2014 è fissata per domenica 15 settembre per le specie indicate nel calendario regionale e la chiusura è il 30 gennaio 2014. Per la preapertura viene proposto l’1 settembre per tortora, gazza, ghiandaia e cornacchia. La caccia vagante e da appostamento alla selvaggina migratoria è consentita anche con l’uso del cane dall’1 al 30 gennaio 2014.
La Regione Toscana ha inoltre definito carnieri più limitanti che riguardano le seguenti specie: allodola 50 capi per cacciatore; codone 25 capi per cacciatore, quaglia 25 capi per cacciatore, tortora 25 capi per cacciatore, e pavoncella 25 capi per cacciatore; beccaccia 20 capi per cacciatore; moretta 20 capi per cacciatore; combattente 10 capi per cacciatore; pernice rossa 10 capi per cacciatore; starna 5 capi per cacciatore.
Dal 2 al 30 gennaio i palmipedi, i rallidi e i trampolieri sono cacciabili, in forma vagante, anche con l’uso del cane, soltanto nelle zone palustri e lungo i corsi d’acqua nelle aree comprese fra la ferrovia e il mare, nei comuni di Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello e Capalbio, al Lago dell’Accesa, nel comune di Massa Marittima, e nella zona palustre in località Voltina; a Istia d’Ombrone, nel comune di Grosseto. La caccia alla selvaggina migratoria, nel territorio non boscato, è consentita solo da appostamento, con o senza cane.
La caccia alla tortora è consentita dal 15 settembre al 29 dicembre 2013; alla gazza, alla cornacchia grigia e alla ghiandaia dal 15 settembre al 29 gennaio 2014. La caccia alla starna e alla pernice rossa è permessa dal 2 ottobre al 14 novembre. Il divieto nella seconda metà del mese di novembre e a dicembre non si applica al territorio dell’Isola del Giglio, che non è interessato dalla reintroduzione della specie.
La caccia alla volpe in battuta e alla tana, può essere effettuata dall’1 al 30 gennaio 2014, con un massimo di 10 partecipanti e cani idonei (ad esempio, non da ferma). I cacciatori, singoli o in gruppo, che intendono effettuare battute di caccia nel mese di gennaio devono comunicarlo al Comando di Polizia provinciale telefonando al numero0564/484901, o utilizzando la teleprenotazione, se stabilito unitamente allo stesso Comando. Devono indicare il Comune, la località e se l’attività verrà svolta al mattino o al pomeriggio. Entro il 20 marzo 2014 devono essere comunicati gli esiti delle cacciate. La Provincia ha avanzato alla Regione Toscana la richiesta di modifica della Legge 20/2002 per avere la possibilità di allungare il periodo di caccia alla volpe fino al 15 di marzo secondo le modalità stabilite dalle stesse Province.
La caccia alla lepre è consentita dal 15 settembre fino all’8 dicembre 2013 mentre la caccia al fagiano dal 15 settembre al 30 dicembre 2013.
La caccia al cinghiale è consentita dal 2 novembre 2013 al 30 gennaio 2014. Nelle aree vocate si svolge esclusivamente nella forma della battuta, mentre la caccia nelle aree non vocate sarà definito da uno specifico programma che dovrà essere approvato nei prossimi mesi dalla Giunta provinciale.
Per quanto riguarda la caccia di selezione, che interessa daini, caprioli, e mufloni ci sono diverse novità nella programmazione: nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, la caccia di selezione è consentita solo il lunedì e il giovedì. Per quanto riguarda il capriolo è consentita la caccia dei maschi giovani e adulti dal 15 agosto al 30 settembre e dall’1 giugno al 15 luglio. Per le femmine giovani e adulte la caccia è consentita dall’1 gennaio al 15 marzo. I piccoli di capriolo sono cacciabili dall’1 gennaio al 15 marzo. Riguardo al daino, la caccia è aperta dall’1 al 30 settembre e dal 2 novembre al 15 marzo per il maschio giovane; e solo dal 2 novembre al 15 marzo per il maschio adulto. Le femmine di daino sono cacciabili all’1 gennaio al 15 marzo; i piccoli dall’1 gennaio al 15 marzo. La caccia al muflone è aperta per i maschi dall’1 agosto al 30 settembre e dal 2 novembre al 31 gennaio. Per le femmine e i piccoli solo dal 2 novembre al 31 gennaio.
L’esercizio venatorio nelle aree contigue alle Riserve naturali si svolge nella forma della caccia controllata, il cacciatore ha l‘obbligo di segnare la giornata di caccia sul tesserino regionale. In queste aree il cacciatore non può abbattere più di 15 capi al giorno di selvaggina migratoria, in particolare, al massimo 7 tortore, 2 beccacce, 3 palmipedi, 5 trampolieri e rallidi. Le giornate di caccia nelle aree contigue, escluse le battute di caccia al cinghiale, non possono essere più di 30. Non sono assoggettati a quest’ultima limitazione i cacciatori che hanno porzioni di territorio ricadente nell’area contigua. Queste disposizioni non valgono per quella parte di area contigua che ricade nell’area a particolare gestione di Caccia denominata “Laguna di Orbetello”.
Nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) individuate dalla Regione l’attività venatoria è consentita nel rispetto della normativa regionale. Nel mese di gennaio l’attività venatoria nelle ZPS è consentita, fatta eccezione per la caccia agli ungulati, nei soli giorni di domenica e giovedì.
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