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News CacciaCampania, quaglia solo d'appostamento nella bozza regionale lunedì 29 luglio 2013 | | In una nota la Federcaccia provinciale di Salerno anticipa i contenuti della bozza di calendario regionale, totalmente diversa da quella concordata in sede di Comitato faunistico venatorio regionale e contenente pesanti restrizioni, attuate, secondo quanto dichiarato dalla Regione, per rispondere ai rilievi dell'Ispra.
Limitazioni per fagiano, starna e coniglio selvatico (cacciabili esclusivamente sulla base di piani di prelievo degli ATC), esclusione del codone e del porciglione dalle specie cacciabili, riduzione dei tempi per molte specie (alzavola, canapiglia, folaga, germano reale e pavoncella) sono solo alcuni dei contenuti della bozza presentata alle associazioni lo scorso 16 luglio. I dirigenti regionali hanno fatto anche di più, andando ben oltre il parere dell'Ispra e prevedendo, per esempio l’esclusione della quaglia dalla preapertura; pesanti riduzioni dei tempi di prelievo in tutte le Aree Natura 2000 (SIC, pSIC e ZPS) (es. beccaccia al 31/12, tordo bottaccio 9/1, etc.); improbabili carnieri per i turdidi (bottaccio, sassello e cesena), 20 capi giornalieri e 25 stagionali; chiusura per la quaglia al 30 novembre e solo da appostamento.
Dopo le proteste dei rappresentanti dei cacciatori lunedì 22 luglio una nuova bozza è stata inviata all’Ispra con alcune correzioni: 2 gg di preapertura alla quaglia (11 e 12 settembre); eliminazione della caccia da appostamento per la quaglia; reinserimento del codone e del porciglione nelle specie cacciabili; tordo sassello al 30 gennaio. Nulla da fare per il carniere dei turdidi, invece di aumentare lo stagionale, è stato diminuito (a 15 capi) quello giornaliero.
"Conoscendo l’attenzione maniacale che, ogni anno, gli uffici regionali preposti alla caccia dedicano alle restrizioni ed ai divieti all’attività venatoria - commenta la Fidc Salerno - , non riusciamo a considerare “un refuso” la limitazione (la caccia d’appostamento alla quaglia, per lo più ripetuta varie volte all’interno della proposta di calendario) così evidentemente sbagliata da farci quasi ricredere sulla competenza di chi, in Regione, decide in materia di Caccia".
"Crediamo che questo chiarisca bene quali sono le reali possibilità che abbiamo, in Campania, di intervento e collaborazione con gli uffici preposti alla gestione e programmazione dell’attività venatoria". Commenta la Fidc salernitarna. "Qualcuno, poi, ci potrebbe chiarire come è possibile avere un carniere stagionale di 35 capi di cinghiale avendo a disposizione solo 26 giornate di caccia (dal 2 ottobre al 29 dicembre ci sono 13 giovedì e 13 domeniche) con la possibilità di abbattere un solo capo giornaliero?" aggiunge.
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