In Abruzzo il consigliere del PDL Luca Ricciuti ha chiesto di inserire nell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Regionale la sua proposta di legge per la riperimetrazione del Parco Naturale Regionale Sirente Velino. Nel testo si propone l'istituzione di un distretto venatorio e il taglio di oltre 4000 ettari di area protetta.
La cosa ha fatto subito scattare gli ambientalisti, che hanno chiesto ai Consiglieri regionali di ogni schieramento di bocciare questo progetto di riperimetrazione, che ritengono “del tutto incompatibile con la conservazione della natura e del paesaggio nell’Abruzzo, Regione Verde d’Europa. Lanciamo questo allarme al fine di suscitare la dovuta attenzione dell’opinione pubblica regionale e nazionale.”
"Ci lascia perplessi - dichiarano in una nota Maurizio Acerbo, consigliere regionale dell’Abruzzo del Partito Rifondazione Comunista, Antonio Perrotti, del Circolo Terre Pubbliche, Daniele Valfrè di Salviamo l’Orso, responsabile di Altura Abruzzo, e Stefano Allavena, coordinatore della Lipu per l’Abruzzo - che il Presidente della seconda commissione abbia deciso – avvalendosi del regolamento – di portare in aula un provvedimento il cui iter in commissione non era ancora concluso ma soprattutto che insista su un’impostazione di questo genere".
Le Associazioni hanno espresso chiaramente in passato, tramite comunicati stampa e in audizione presso la II Commissione della Regione Abruzzo, la netta contrarietà ad un progetto che vedrebbe il taglio di oltre 4000 ettari con l’esclusione della Piana di Campo Felice, di tutta la cresta dalla Punta dell’Azzocchio fino a Monte Rotondo, comprese le pendici ricadenti nei Piani di Pezza, l’area prativa e alluvionale tra Rocca di Cambio, Terranera e Rocca di Mezzo.