"Con la sentenza n. 706 del 2013 pubblicata il 31.7.2013 il TAR di Brescia ha annullato il regolamento della Provincia di Bergamo con cui era stata introdotta, nel 2010, la sanzione accessoria della sospensione del tesserino venatorio in tutti i casi in cui ad una violazione della legge 157/92 o della Legge Regionale 26/93 (Lombardia) fosse conseguito il sequestro di armi, mezzi di caccia o selvaggina". Lo comunica in una nota l'Avv. Lorenzo Bertacchi, Presidente Provinciale della Federcaccia bergamasca.
"Il regolamento, nato per sanzionare le violazioni più gravi (abbattimento di specie protette, caccia con mezzi vietati, abbattimento di selvaggina non ripopolabile in periodi e zone di divieto) - spiega - ben presto si era tramutato in una mannaia anche per le violazioni riconducibili a semplici errori anche con riferimento a specie cacciabili".
Il ricorso è partito da una singola vicenda. Un anziano cacciatore si è infatti opposto alla sospensione di 90 giorni del tesserino venatorio comminata per aver apposto la crocetta sulla casella sbagliata dopo l'abbattimento di una lepre. Una punizione spropositata che non trova giustificazione nella legislazione quadro nazionale. Il TAR ha infatti riconosciuto che le Province lombarde non hanno nessun potere di introdurre ulteriori e diverse sanzioni accessorie oltre a quelle già previste dalla legge statale e dalla legge regionale.
"In particolare la Provincia, - spiega Bertacchi - laddove è scritto nella legge regionale che "adotta i provvedimenti disciplinari a carico dei trasgressori", deve ritenersi mera esecutrice e applicatrice delle sanzioni esistenti e non certo autorizzata a sanzionare diversamente i cacciatori".
"I cacciatori bergamaschi dunque potranno non dar peso al richiamo alle sanzioni disciplinari che troveranno scritto sul calendario venatorio. Per il vero Federcaccia aveva suggerito alla Provincia di cancellare tale passaggio nel calendario: da un punto di vista giuridico, infatti, l'esito del giudizio sembrava essere ben indirizzato e, dunque, era il caso di attendere la sentenza del TAR" precisa il presidente provinciale Fidc.
Ora la Provincia è chiamata a dare tempestiva informazione a tutti i cacciatori e, soprattutto, a rilasciare i tesserini a tutti i cacciatori che siano incorsi nella sospensione nella scorsa stagione venatoria.