Continua la polemica dell'ANLC dell'Umbria sul problema della nomina dei presidenti degli ATC provinciali.
Secondo ANLC l'impasse, conseguente alla forzosa mancanza del numero legale, è dovuto al " solo e palese tentativo di riconquistare posti di potere, ponendo veti e supplicando conflitti d’interesse, tralasciando tutte quelle operazioni necessarie al corretto funzionamento" dei due organi di gestione ("carrozzoni"), "per la prima volta in 16 anni privi del numero legale per l’insediamento, col terzo che non riesce ad approvare un Conto Consuntivo fatto di semplici entrate “certe e documentate” e di uscite che dovrebbero essere altrettanto “certe e documentate”…se moltiplichiamo il tutto per sei o otto “Carrozze” (come riformisti vorrebbero) - conclude la nota - per i cacciatori umbri il futuro non sarà certamente roseo!!!"