La Regione Basilicata nei giorni scorsi ha convocato le associazioni venatorie per discutere dele difficoltà incontrate sulla programmazione della prossima stagione venatoria. Prima su tutte l'indisponibilità dei dati sui carnieri della passata stagione, dice in una nota, a causa della "mancata compilazione e restituzione dei tesserini di caccia, con particolare riguardo alla consistenza dei carnieri". Le associazioni venatorie hanno convenuto sulla necessità di impegnarsi affinché una corretta compilazione dei tesserini di caccia nell’anno in corso e la successiva consegna consenta una migliore programmazione per il prossimo anno.
I rappresentanti dei cacciatori hanno approfittato dell'incontro per chiedere un maggior numero di giornate per la caccia al cinghiale, anche in considerazione dei danni prodotti da questa specie all’agricoltura, e l’eliminazione di alcune limitazioni per altre specie, quali la lepre, la beccaccia , il tordo, la quaglia e il colombaccio.
Gli uffici regionali hanno chiarito come alcune limitazioni siano già state superate (in particolare in relazione alla caccia alla lepre) e come altre dipendano da leggi che non è possibile superare con il calendario venatorio. Quanto al cinghiale, hanno chiarito che è stata concessa facoltà alle Province di consentirne l’abbattimento già dal primo agosto, ma a seguito della predisposizione di piani selettivi. In ogni caso, tutta la materia sarà oggetto di un nuovo rapido approfondimento, contemperando le richieste sia con quelle di altre associazioni venatorie sia con le esigenze ambientali (rappresentate sia dalle associazioni ambientaliste che dall’Ispra) oltre che con le norme vigenti.